MILANO (MF-NW)--

Mercati europei

I listini azionari europei sono sotto pressione in vista della riunione della Banca centrale europea. L'Euro Stoxx 50 perde l'1,06%.

Gli economisti "attendono un nulla di fatto sul fronte tassi, che verranno mantenuti al 4%, a causa dei progressi raggiunti sul fronte inflazione e ai segnali chiari di rallentamento macro", osserva il team di gestione di Azimut. Inoltre, "gran parte degli economisti, coerentemente con quanto comunicato dalla Bce, si attende che i tassi rimarranno al 4% per lungo tempo, fino ad almeno settembre del 2024. Poi inizieranno a scendere", aggiunge il team di gestione. Tuttavia, c'è "una grande divergenza di visione in merito a quando e quanto i tassi verranno ridotti in futuro".

Due fattori importanti saranno probabilmente al centro delle discussioni del Consiglio direttivo, secondo gli strategist di Unicredit Research: le tensioni geopolitiche in Medio Oriente e un significativo aumento dei rendimenti a lungo termine. Per quanto riguarda il primo, in questa fase il Consiglio direttivo può solo aspettare e vedere l'evolversi degli eventi. Attualmente i prezzi del petrolio sono leggermente inferiori a quelli della riunione di settembre e i prezzi del gas naturale sono aumentati di circa il 35%, ma l'aumento è dovuto a fattori temporanei diversi dallo shock geopolitico. Le aspettative di inflazione a lungo termine rimangono leggermente al di sotto dei livelli affrontati dal Consiglio nell'ultima riunione. L'aumento dei rendimenti pone alcuni problemi alla Bce, poichè le condizioni di finanziamento piú rigide riflettono gli effetti di spillover della pressione sulla curva dei Treasury piuttosto che i fattori fondamentali interni.

"Vediamo due implicazioni principali. In primo luogo, l'aumento dei rendimenti e l'ampliamento degli spread creditizi hanno ridotto la probabilitá di ulteriori rialzi dei tassi. In secondo luogo, hanno alzato il livello di guardia per un cambiamento delle linee guida del Pepp e, probabilmente, hanno ritardato qualsiasi seria discussione su una riduzione anticipata dei reinvestimenti", osservano gli strategist.

Outlook sui mercati statunitensi

Anche i future sui listini azionari statunitensi trattano in calo, mentre gli investitori restano in attesa di una serie di dati macro che potrebbero fare luce sullo stato di salute dell'economia degli Stati Uniti in vista della riunione della Federal Reserve la prossima settimana.

La stima advance del Pil del terzo trimestre dovrebbe mostrare una variazione del 4,2% t/t annualizzato, dopo il 2,1% t/t ann. del trimestre precedente, principalmente spiegata da un'accelerazione dei consumi privati, affermano gli economisti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. A contribuire alla crescita saranno anche i consumi pubblici e, in minor misura, il canale estero, mentre gli investimenti fissi non residenziali dovrebbero rallentare significativamente. La spesa delle famiglie rimane solida, come confermato dal dato delle vendite al dettaglio di settembre, ma ci aspettiamo che i consumi rallentino tra fine 2023 e inizio 2024 per via dell'esaurimento dei risparmi in eccesso e del raffreddamento del mercato del lavoro, causando una sostanziale stagnazione del Pil nei due trimestri a cavallo d'anno.

Gli ordini di beni durevoli statunitensi di settembre (preliminari) sono visti invece dagli economisti in aumento dello 0,9% m/m dallo 0,1% m/m di agosto, grazie a una ripresa delle commesse dell'aeronautica civile (come indicato dagli ordini di Boeing). Al netto dei trasporti, gli ordini dovrebbero segnare una variazione dello 0,2% m/m, in lieve decelerazione rispetto allo 0,4% m/m del mese precedente.

Considerando che sia la Federal Reserve sia il presidente Jerome Powell hanno dichiarato che il livello attuale dei tassi di interesse non è sufficiente, è lecito aspettarsi ancora un ulteriore rialzo dei tassi di interesse prima della fine dell'anno, secondo Gianluca Ungari di Vontobel. "A nostro avviso, dato il rapido deterioramento della situazione geopolitica, l'impatto sul petrolio e allo stesso tempo sull'economia, questo non dovrebbe avvenire durante la riunione della prossima settimana".

Il future sul Dow Jones perde lo 0,51% e quello sull'S&P 500 lo 0,8%

gan

gerica.antolini@mfnewswires.it

 

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October 26, 2023 07:19 ET (11:19 GMT)

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