UPDATE: rischio recessione Eurozona sempre più tangibile
24 Oktober 2023 - 5:36PM
MF Dow Jones (Italian)
MILANO (MF-NW)--Il Pmi servizi nell'Eurozona è sceso dai 48,7
punti di settembre a quota 47,8 di ottobre. Il calo, sottolineano
gli economisti di Commerzbank, è stato "significativamente"
maggiore del previsto.
L'aumento del mese precedente è stato completamente corretto.
Pertanto l'indice rimane chiaramente su un livello che in passato
ha generalmente registrato una contrazione in passato. Il Pmi
manifatturiero è poi rimasto in territorio recessivo per mesi ed è
leggermente sceso da 43,4 a 43 punti.
RECESSIONE SEMPRE PIU' EVIDENTE
Nell'eurozona la recessione diventa sempre piú evidente,
puntualizzano gli esperti. A differenza del semestre invernale
2022/23, la debolezza economica non si concentra in Germania, che
ha sofferto particolarmente gli alti prezzi dell'energia. Nel
frattempo, l'aumento dei tassi di interesse della Banca Centrale
Europea di 450 punti base sta rallentando l'economia in tutti i
Paesi della zona euro.
Anche le esportazioni difficilmente forniranno grandi stimoli,
poichè non solo la Bce, ma tutte le altre Banche centrali
occidentali hanno aumentato massicciamente i tassi di interesse,
mossa che grava sulla domanda. Inoltre, la domanda proveniente
dalla Cina si sta indebolendo.
Per Commerzbank l'economia della zona euro si contrarrá
leggermente nella seconda metá dell'anno e gli esperti prevedono
che i dati sul prodotto interno lordo del terzo trimestre
registreranno un calo dello 0,1% rispetto al secondo trimestre.
È probabile che la Bce riveda ulteriormente al ribasso le sue
prospettive economiche, concludono gli economisti. Nelle proiezioni
di settembre si partiva ancora dal presupposto che l'economia
dell'Eurozona avrebbe evitato la recessione. Di conseguenza,
secondo Commerzbank, un ulteriore aumento del tasso di riferimento
diventa sempre piú improbabile.
ANCHE MORGAN STANLEY SI ASPETTA UNA RECESSIONE
Il Pmi composito dell'Eurozona ha deluso "ampiamente le nostre
aspettative", mentre l'indagine della Bce sui prestiti delle banche
del terzo trimestre ha mostrato un calo maggiore del previsto nella
domanda di prestiti per le famiglie. "Manteniamo invariate le
nostre previsioni di crescita dell'Eurozona nel terzo trimestre
(-0,2% t/t), ma ora prevediamo anche una contrazione nel quarto,
del -0,1% t/t", affermano gli analisti di Morgan Stanley.
ANCHE ISP VEDE RISCHI SEMPRE PIU' TANGIBILI
I Pmi preliminari dell'Eurozona di ottobre "mostrano un calo
della fiducia diffusa a manifattura e servizi. Per il momento il
nostro scenario non è ancora quello di una recessione ma date le
indicazioni di frenata della domanda di lavoro i rischi al ribasso
si stanno facendo piú tangibili", afferma infine Andrea Volpi,
economista della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
alb
alberto.chimenti@mfnewswires.it
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