ISP Intesa Sanpaolo Spa

MILANO (MF-NW)--Intesa Sanpaolo è la principale istituzione italiana che combatte le disuguaglianze nel nostro Paese e intende contribuire a favore dei bisogni sociali per un ammontare previsto di circa 1,5 mld euro nel quinquennio 2023-2027. E' quanto ha ribadito Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo nel corso dell'evento 'Nessuno escluso. Crescere insieme in un Paese piu' equo. L'impegno di Intesa Sanpaolo. "La banca deve essere considerata come la principale istituzione in Italia che oggi si occupa di contrasto alle disuguaglianze". Isp, ha spiegato Messina "giá oggi è la piú grande Fondazione che esiste in Italia. Voglio che sia chiaro che noi non solo siamo una grande banca europea, la piu grande in Italia, e una grande compagnia assicurativa, ma siamo anche la piu grande Fondazione che opera in Italia. Abbiamo la fortuna di avere le Fondazioni come nostre azioniste e questo ci ha dato la fortuna di avere stabilità nella visione del management", ha affermato ancora il ceo di Isp, sottolineando che "c'è visione comune tra banche e Fondazioni". Intesa Sanpaolo, in dettaglio, continuerà a supportare iniziative per far fronte ai bisogni sociali, contrastare le disuguaglianze e favorire l'inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale.

PIANO DA 1,5 MILIARDI IN CINQUE ANNI

In particolare, la banca intende contribuire per un ammontare previsto di circa 1,5 mld euro di costi complessivamente nel quinquennio 2023-2027 e già incluso pro-quota nelle prospettive di utile netto per il 2023-2025. Tale somma comprende circa 1 mld euro per gli importi destinati

a queste iniziative, identificate volta per volta, e circa 500

milioni per i costi di struttura delle circa 1.000 persone dedicate a

supportare le iniziative. In particolare, Isp dedicherá a queste iniziative 200 mln euro all'anno a cui si affiancano "100 mln di costi di struttura", per un "totale costi che sopportiamo ogni anno con grande soddisfazione pari a 300 mln euro. Nei prossimi cinque anni metteremo a disposizione 1,5 mld. Non c'è altro operatore nè pubblico nè privato che fa quello che Intesa Sanpaolo fa per contrasto alle disuguaglianze", ha rimarcato l'ad di Isp, ricordando anche che nel 2022 la Fondazione Cariplo ha erogato 150 mln euro per i progetti di utilità sociale e la Compagnia di San Paolo 180 mln. "Noi non siamo solo una banca. Siamo una istituzione di questo Paese, forse una della più importanti di questo Paese e forse una di cui l'Italia dovrebbe vantarsi", ha aggiunto ancora il ceo.

LA NUOVA UNITA' ORGANIZZATIVA

Intesa Sanpaolo, al fine di rafforzare questa strategia d'intervento a favore del Paese, dei territori e delle comunità, si dota di una nuova unitá organizzativa dedicata con sede a Brescia con funzioni di indirizzo e di governo delle attività sociali svolte dal Gruppo, denominata Intesa Sanpaolo per il Sociale.

LA LETTERA DI PAPA FRANCESCO

L'iniziativa è stata molto aprrezzata dalla Santa Sede. "Mi congratulo per l'iniziativa 'Nessuno Escluso. Crescere insieme in un Paese piu' equo', nella quale proporrete esempi concreti di come una banca può lavorare per l'inclusione. Auspico che le vostre discussioni contribuiscano concretamente a disegnare un modello di sviluppo in grado di generare soluzioni nuove, più inclusive e sostenibili a sostegno dell'economia reale, aiutando gli individui e le comunità a realizzare le loro aspirazioni più profonde e il bene comune universale", è l'incipit di una lunga lettera inviata da Papa Francesco. "Vi conosco", prosegue il messaggio, "e so che il mio desiderio non cadrà nel vuoto. Comprendo il presente evento anche come la vostra risposta alla esortazione che ebbi a rivolgervi e che invocava l'esigenza di elaborare nuove forme di economia e finanza realmente orientate al bene comune e rispettose della dignità umana, per cui vi esorto a proseguire nei vostri obiettivi per rafforzare il processo di inclusione economico-sociale rivolto con particolare attenzione ai piú fragili ed in primis ai migranti, a realizzare progetti di demografia per la sostenibilità che devono trovare protagonisti giovani ed anziani, e porsi come antidoto alla cultura dello scarto". E ancora:, prosegue il Pontefice, "Vi invito a rimanere saldi nelle ragioni e motivazioni originarie dell'arte del credito e della finanza, che hanno come fondamento la fiducia e l'uso del denaro come linfa vitale del sistema economico, perchè tutti possano avere possibilitá di riuscita. Come esperti di finanza ed economia, sapete bene che la fiducia, nata

dall'interconnessione tra le persone, è la pietra angolare di tutte le

relazioni, comprese le relazioni finanziarie. Tali relazioni possono

essere costruite solo attraverso lo sviluppo di una cultura

dell'incontro in cui ogni voce possa essere ascoltata e tutti possano

prosperare, trovando punti di contatto, costruendo ponti e immaginando

progetti inclusivi a lungo termine".

fus

marco.fusi@mfnewswires.it

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October 26, 2023 09:00 ET (13:00 GMT)

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