Igd ha chiuso il primo semestre con un utile netto ricorrente (FFO) pari a 30,6 milioni di euro, in riduzione del 6,8%rispetto al 30 giugno 2020, includendo la stima di impatto one-off da Covid-19.

Nel primo semestre 2021 i ricavi lordi da attività locativa, pari a 73,1 milioni di euro, hanno registrato un decremento del -2,1%, principalmente imputabile ai ricavi like-for-like della categoria gallerie Italia, che ha subito gli effetti della maggiore vacancy di inizio periodo. Da questo punto di vista, la crescita delle contrattazioni fa prevedere un miglioramento dei ricavi nei prossimi mesi, fermo restando le attuali condizioni operative e di contesto macro.

Il Net rental income è pari a 55,5 milioni di euro, in calo del -1,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; si segnala la riduzione degli impatti diretti Covid per 1,5 milioni di Euro (tra sconti e perdite su crediti, al netto di risparmi su locazioni passive), rispetto al primo semestre del 2020. L'Ebitda della gestione caratteristica è pari a 50,6 milioni di euro, in calo del -1,6% con un margine pari al 66,3%, mentre la marginalità dell'Ebitda caratteristico Freehold (relativo al perimetro immobiliare di proprietà) si attesta al 66,6%. La gestione finanziaria complessiva è pari -16,7 milioni di euro; il dato, depurato da partite contabili relative a IFRS 16 e oneri non ricorrenti, risulta in miglioramento del 6,4% rispetto al 30 giugno 2020.

Il patrimonio immobiliare del Gruppo IGD ha raggiunto un valore di mercato pari a 2.267,88 milioni di euro, in incremento a perimetro omogeneo dello 0,10% rispetto a dicembre 2020. Il Net Initial Yield, calcolato secondo i criteri definiti da EPRA, è pari al 5,3% per il portafoglio Italia (5,3% il topped up) e pari al 5,9% per il portafoglio Romania (6,0% topped up). L'EPRA NRV è pari a 1.165,2 milioni di euro, ovvero 10,56 euro per azione. Il dato è in incremento dell'1,7% rispetto al 31 dicembre 2020. Al 30 giugno 2021 il costo medio del debito si è attestato a 2,22% in calo rispetto al 2,30% di fine 2020, mentre il tasso di copertura degli oneri finanziari, o ICR, si è attestato a 3,2X3 (stabile rispetto al 31 dicembre 2020). Il Loan to Value pari a 49,1% è in decremento rispetto al 49,9% fatto registrare a fine 2020. La Posizione Finanziaria Netta (negativa per -1.134,8 milioni di euro) è in miglioramento rispetto al primo semestre 2020 (prodotta cassa per ca. 20 milioni di euro).

Secondo l'Amministratore Delegato, Claudio Albertini "i risultati contabili dei primi 6 mesi dell'anno hanno risentito ancora delle prolungate restrizioni che hanno limitato l'operatività dei centri commerciali a partire dallo scorso autunno, a differenza del 2020 quando i primi 2 mesi non furono intaccati in alcun modo dal Covid-19 con le prime restrizioni in essere solamente dalla fine di febbraio. Tuttavia, il trend osservato a partire dalla metà di maggio, quando le principali restrizioni sono state eliminate, è molto buono e ci consente di guardare al secondo semestre con fiducia: nel mese di giugno infatti i livelli di ingressi e fatturati operatori sono risultati in deciso incremento rispetto a quanto fatto nel 2020 con un +8,2% e +17,4% rispettivamente, ma anche in confronto al 2019 si registra un incremento dei fatturati pari al +0,3%, con uno scontrino medio che mostra un aumento marcato, a conferma una volta di più della maggior propensione all'acquisto dei consumatori. Anche l'attività commerciale è tornata particolarmente vivace, con maggiori aperture e inaugurazioni, che si sono tradotte in una crescita dell'occupancy in Italia per +100 punti base e in Romania per +70 punti base. Siamo consapevoli che le sfide poste dalla pandemia e non solo continueranno ad essere significative, ma siamo fiduciosi per il secondo semestre e i prossimi anni dove ci aspettiamo risultati in miglioramento, se questi trend dovessero essere confermati e senza ulteriori misure restrittive che impattino sull'operatività dei nostri centri".

In considerazione dei segnali positivi degli ultimi mesi, in un quadro di generale ripresa economica e dei consumi e tenuto conto degli effetti da Covid-19 stimati per l'anno in corso (one-off e quindi senza ipotizzare ulteriori implicazioni sugli esercizi successivi), la nuova guidance FFO 2021 prevede una crescita pari a ca. +7/+8% rispetto al FFO 2020, in netto miglioramento rispetto a quanto comunicato a febbraio.

Questo nuovo outlook non tiene conto degli effetti di una eventuale cessione ed è doveroso sottolineare che permangono elementi di incertezza anche non controllabili dalla Società quali, ad esempio, l'insorgere di nuove ondate pandemiche e l'introduzione di nuove misure restrittive.

lab

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0512:47 ago 2021

 

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August 05, 2021 06:49 ET (10:49 GMT)

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