MILANO (MF-NW)--Rendimenti poco mossi in avvio di seduta, con il costo di finanziamento del Bund decennale in rialzo di un punto base al 2,85%, dopo che la Bce ha lasciato invariati i suoi strumenti di politica monetaria, come atteso. Il tasso sui depositi resta al 4% e non sono state neppure discusse modifiche ai reinvestimenti Pepp o a remunerazione e coefficiente della riserva obbligatoria.

L'indirizzo sui tassi resta immutato: il Consiglio direttivo reputa che il livello attuale fornirá un contributo sostanziale al conseguimento dell'obiettivo, anche se le prossime decisioni dipenderanno dai dati e un nuovo rialzo dei tassi non viene escluso. Secondo la presidente Christine Lagarde, parlare di tagli dei tassi, invece, è "totalmente prematuro". La valutazione delle prospettive economiche è leggermente peggiorata, anche se il comunicato conferma che la Bce si attende una riaccelerazione della crescita reale nei prossimi anni.

Secondo gli economisti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo i tassi resteranno invariati anche alla riunione di dicembre.

L'obbligazionario nella seduta odierna ha la possibilitá di riprendere fiato dopo le forti oscillazioni della scorsa settimana, anche se i commenti dei membri del Consiglio direttivo della Bce dopo la riunione di ieri potrebbero dare il via a un'altra dose di volatilitá in qualsiasi momento, affermano gli strategist di Unicredit Research.

La Bce pubblicherá la Survey of Professional Forecasters, "ma non ci aspettiamo che l'aspettativa di inflazione a cinque anni si discosti significativamente da quella del 2,1% dello scorso trimestre.

Tuttavia, anche se i mercati dovessero mantenere la calma, si tratterá solo di una breve pausa in vista dei numerosi appuntamenti di primo piano della prossima settimana", avvertono gli esperti.

I temi spaziano dall'inflazione dell'Eurozona e dai dati sul Pil alla riunione del Fomc, al report sul mercato del lavoro statunitense e alla riunione della BoJ, dove una discussione sul programma di controllo della curva dei rendimenti non riguarderebbe solo il mercato interno dei titoli di Stato giapponesi, ma potrebbe facilmente avere conseguenze molto piú ampie nel breve termine, soprattutto per le estremitá lunghe delle curve dei Treasury e dei titoli di Stato dell'Eurozona.

alb

alberto.chimenti@mfnewswires.it

 

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October 27, 2023 03:12 ET (07:12 GMT)

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