FOCUS: timidi miglioramenti per Ifo ma nessuna svolta (Isp)
25 Oktober 2023 - 12:51PM
MF Dow Jones (Italian)
MILANO (MF-NW)--Le indagini Ifo di ottobre mostrano un aumento
sia dell'indice sulla situazione corrente, dopo sei mesi di cali,
che delle aspettative. Lo spaccato settoriale offre timidi segnali
di stabilizzazione per l'industria che però rimarrà debole nei
prossimi mesi. Nel complesso, le indagini di fiducia Ifo e Pmi sono
coerenti con una crescita marginale dell'attività economica a fine
anno dopo la contrazione stimata per il terzo trimestre.
Lo afferma Aniello Dell'Anno, economista della Direzione Studi e
Ricerche di Intesa Sanpaolo, puntualizzando che l'indice Ifo è
cresciuto di oltre un punto in ottobre, a 86,9 da 85,8 punti
(rivisto da 85,7); il dato è ancora una volta superiore alle attese
del consenso (85,9). Il miglioramento ha riguardato sia l'indice
della situazione corrente, salito a 89,2 da 85,7 precedente dopo
sei cali consecutivi, che, in maggior misura, le aspettative,
aumentate a 84,7 da 83,1 (rivisto da 82,9).
DATI COMPATIBILI CON CRESCITA ANEMICA
"I dati risulterebbero compatibili con una crescita anemica del
Pil, stimiamo intorno a +0,1% t/t, nel trimestre autunnale. Nel
complesso, il secondo aumento consecutivo delle aspettative
sembrerebbe rafforzare la nostra previsione di un Pil in territorio
lievemente positivo nei trimestri a cavallo d'anno; di contro, lo
stazionamento degli indici su livelli ancora bassi evidenzia che i
rischi restano orientati verso il basso".
SPACCATO SETTORIALE MOSTRA QUADRO INCERTO
Lo spaccato settoriale conferma un quadro ancora incerto. Il
clima di fiducia è migliorato lievemente nel manifatturiero,
confermando i timidi segnali di stabilizzazione emersi dalle
indagini Pmi di ieri, e nei servizi, ma i rispettivi indici restano
su livelli ancora recessivi. Il morale cala ancora nel commercio,
sintomo di una ripresa dei consumi che tarda ad arrivare; infine,
si conferma la forte crisi delle costruzioni, il cui sentiment è
sceso sui minimi visti durante la recessione del 2009.
Lunedì, da un'indagine condotta sempre dall'Istituto Ifo è
emerso che, A settembre, il 29,2% delle aziende con trattative di
prestiti in corso ha segnalato restrizioni da parte delle banche; a
giugno la percentuale era stata solamente del 21,3%. Ciò
confermerebbe lo stato di profonda debolezza dell'economia tedesca:
se una nuova contrazione del Pil nei trimestri a cavallo d'anno
dovrebbe essere evitata, una vera e propria ripresa potrebbe
arrivare solo a partire dai mesi primaverili, conclude
l'economista.
ANCHE PER COMMERZBANK RECUPERO IFO NON E' SVOLTA
Il netto aumento dell'indice Ifo "suggerisce una stabilizzazione
del sentiment, ma non ancora una svolta. Il basso livello" della
lettura "continua a indicare una contrazione dell'economia tedesca
nella seconda metá dell'anno", affermano anche gli economisti di
Commerzbank.
Inoltre gli esperti non si aspettano "una forte ripresa in
seguito. Questo perchè i massicci aumenti dei tassi di interesse da
parte della Bce continuano a pesare sull'economia. Inoltre, le
aziende sono preoccupate dalla politica economica e climatica".
alb
alberto.chimenti@mfnewswires.it
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