Finale di seduta caratterizzato dall'estrema volatilita' per i principali indici del Vecchio Continente che hanno ridotto le perdite del primo pomeriggio grazie all'inversione di tendenza di Wall Street. Giornata caratterizzata da una serie di spunti dal fronte macroeconomico tra cui le decisioni, attese, della BoE e della Bce rispettivamente di tagliare di 50 punti base e di mantenere invariati i tassi di interesse. Tra i dati che piu' hanno appesantito i listini quello sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione che ha raggiunto il livello piu' alto dal 1982. Secondo quanto spiegato da un gestore peraltro, ad azzerare le perdite sul finale hanno contribuito i rumors sulla possibile sospensione del criterio mark-to-market per gli istituti di credito americani e il fatto che Morgan Stanley e Goldman Sachs potrebbero restituire molto in fretta i soldi ottenuti con il Tarp.

A Piazza Affari lo S&P/Mib e il Mibtel hanno segnato rispettivamente un -0,01% a 18013 punti e un +0,15% a 14370 punti. Invariato il Ftse 100, sotto la parita' il Cac 40 (-0,08%), mentre il Dax ha guadagnato lo 0,39%.

Giu' gli assicurativi di riflesso al newsflow negativo giunto da Swiss Re che potrebbe procedere ad un aumento di capitale da 2 mld in aggiunta all'investimento di Warren Buffet. In particolare in ribasso Generali Ass. (-0,37%) che sconta alcune prese di profitto dopo il rialzo di ieri grazie alla pubblicazione dei dati preliminari sui premi del gruppo giudicati migliori delle attese. In rosso anche Alleanza Ass. (-1,42%) e Unipol (-1,01%). Pesante invece Fonsai (-3,59%).

Contrastate le banche, che comunque recuperano dopo i minimi toccati nel pomeriggio in scia al crollo di Bank of America a Wall Street. Unicredit, Intesa Sanpaolo e B.Mps hanno ceduto rispettivamente l'1,51%, l'1,07% e il 2,92%, mentre B.P.Milano e B.Popolare hanno avanzato dell'1,01% e dello 0,65%.

Denaro sui titoli del lusso. In evidenza Geox (+3,13%). Bene anche Bulgari Spa (+1,38%) e Luxottica (+1,55%). Quest'ultima in attesa della pubblicazione dei dati di fatturato 2008. Un'altra pesantissima seduta invece per It Holding (-18,18%) in attesa di ulteriori indicazioni piu' precise sul piano di salvataggio del gruppo.

Tra le altre blue chip si sono distinte Parmalat (+4,07%), trainata ancora dalle voci di un possibile acquisto del gruppo da parte di Ferrero, e Impregilo (+5,34%), grazie a quanto annunciato ieri dal Ministero dei Trasporti di Abu Dhabi che ha selezionato cinque consorzi, tra cui la societa' italiana con il gruppo Aspi, per il progetto per collegare con un'autostrada gli Emirati Arabi Uniti, l'Arabia Saudita e il Qatar. Forti acquisti anche su Tenaris (+3,36%) dopo le indiscrezioni di stampa secondo le quali in Argentina l'esecutivo guidato da Cristina Kirchner starebbe valutando misure per aiutare il comparto siderurgico di cui la Siderar della famiglia Rocca e' il principale rappresentante.

Sul resto del listino hanno brillato Cell T. (+13,11%) e Igd (+10,69%), mentre Omnia N. ha registrato un nuovo ribasso del 9,71%. Il titolo, nell'ultimo mese, ha perso quasi il 30%. vz

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