IA: fa risorgere il metaverso (MF)
03 März 2023 - 10:15AM
MF Dow Jones (Italian)
Il metaverso non è finito e l'intelligenza artificiale può
aiutarlo a crescere. In apertura dei lavori dell'ultima giornata
della rassegna «Gli Stati Generali dell'Intelligenza Artificiale
2023» di Class Editori Giuliano D'Acunti, country head di Invesco
Italia, ha evidenziato che questo nuovo mondo virtuale può «portare
all'economia reale 5 mila miliardi di dollari entro il 2030, le
dimensioni del pil della Germania».
Il metaverso, ha aggiunto, «è una realtà digitale in cui
possiamo fare in potenza tutto quello che facciamo nella vita
reale. Investirci significa capire che si sta verificando «un
genesis trend: la crescita di una tecnologia che pervade la nostra
vita creando un effetto duraturo nel tempo». Metaverso e Ai sono
gli acceleratori di una rivoluzione che passa da tre pilastri:
marketing, arte, tecnologia. Una santa alleanza con un minimo comun
denominatore: l'unione tra fisico e digitale. Punto di partenza è
l'Ai generativa, come quella di ChatGpt. Ma il tema va ben oltre,
come ha segnalato Valeria Sandei, ceo di Almawave.
«Due sono le direttrici: efficienza dei prodotti offerti ai
consumatori e capacità delle aziende di portare sul mercato il loro
bene o servizio». Un modello di interazione «come il nostro, che
parte dal linguaggio scritto o parlato», ha aggiunto, «ha campi di
applicazione pressoché infiniti, che vanno dal privato alle
pubbliche amministrazioni».
Il metaverso è invece il terreno (virtuale) dove si giocherà la
partita. «Abbiamo lanciato un'esperienza nel metaverso di Roblox»,
ha raccontato Anna Matteo, digital transformation director &
chief information officer di Ovs. «Ecco l'incontro tra fisico e
reale». E l'Ai? «L'intelligenza artificiale può aiutarci a
ottimizzare le vendite, riducendo i tempi e permettendo di vendere
prodotti che non si trovano fisicamente in negozio». C'è anche
spazio per l'arte nei metaversi. Alfredo Cramerotti e Auronda
Scalera, curatori dello Iam-l'Infinity Art Museum, hanno presentato
la loro realtà, «primo museo di arte contemporanea basata sulla
blockchain. Vogliamo andare al di là dell'immagine di un museo come
edificio: l'accessibilità all'arte deve essere per tutti».
Anche Billy Berlusconi, founder e ceo di Igoodi, ha spiegato il
business della sua startup: «Facciamo avatar 2.0, con le stesse
sembianze e misure degli umani. Così il corpo diventa smart:
l'avatar crea prodotti e servizi per la vita reale, può provare i
vestiti con la taglia giusta o fare allenamenti personalizzati.
L'intelligenza artificiale può potenziare l'avatar nelle
interazioni, ad esempio per creare assistenti virtuali». Il gaming
è uno dei settori meglio posizionati per beneficiare della
rivoluzione. Alessandro De Grandi, ceo e founder di The Nemesis,
intende «creare esperienze in cui gli utenti vengano coinvolti e
seguiti. Vogliamo portare i fruitori in un'esperienza che sia al
tempo stesso fisica e virtuale, e in questo aiutano i visori di
ultima generazione».
Non solo avatar e videogiochi. Il connubio tra intelligenza
artificiale e metaverso piace anche ad aziende e pubbliche
amministrazioni.
«Il metaverso e le tecnologie di frontiera sono osservati
speciali, perché avranno ricadute su cittadini, imprese e settore
pubblico», ha segnalato Andrea Quacivi, amministratore delegato di
Sogei. «Nell'ultimo periodo abbiamo declinato diversamente il
concetto di metaverso, passando al meta-distretto: connubio tra
realtà fisica e virtuale, cosicché in futuro non ci sia più una
distinzione netta, anche a livello di servizi al cittadino e alle
imprese». Focus poi sull'utilizzo in settori sensibili, come quello
della difesa. Maurizio Galardo, chief technologist XR e
Visualization di Aveva: «Nella nostra azienda la priorità è fornire
soluzioni a problemi in un tempo molto ridotto, all'interno di un
mondo 3D. La pandemia ha accelerato questa trasformazione, perché
tutti ci siamo spostati sul cloud. Il mondo industriale e quello
militare, protetti dalla cybersecurity, riescono a interagire
spostandosi in un contesto virtuale per il quale un semplice
schermo non basta più».
Sui tempi di realizzazione si è invece espresso Lorenzo
Montagna, fondatore di seconda-stella e presidente italiano di Vrar
Association: «La tecnologia è sempre molto incrementale e molto
lenta. Ci sono accelerazioni, ma bisogna ragionare in un'ottica di
medio-lungo periodo». Quest'anno, ha concluso, «usciranno molti
device, tra cui quello di Apple, ma in generale la realtà virtuale
sarà l'ultima tecnologia ad avere un'adozione massiccia, perché
richiede più investimenti da parte delle imprese».
alu
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0309:59 mar 2023
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March 03, 2023 04:00 ET (09:00 GMT)
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