MILANO (MF-NW)--I future sui listini azionari statunitensi sono deboli, mentre gli investitori restano in attesa di una serie di dati macro e in particolare del discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.

L'indice di fiducia manifatturiera della Fed di Filadelfia potrebbe recuperare qualche punto ad ottobre, attestandosi a -8 da -13,5 del mese precedente quando era sceso piú delle attese, grazie al miglioramento di ordini, attivitá e consegne, affermano gli economisti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. "Le attese sull'orizzonte a 6 mesi rimangono positive ma ancora lontane dalla media di lungo periodo, segnale che la ripresa dell'industria anche nei prossimi mesi sará limitata, mentre restano da monitorare gli indici di prezzo, spinti in alto a settembre dai rincari dei costi dei carburanti".

Le vendite di case esistenti sono invece previste dagli economisti in lieve calo per il quarto mese consecutivo a settembre: a 3,90 mln da 4,04 mln del mese precedente, a seguito di contratti di compravendita ad agosto in flessione piú del previsto (-7,1% m/m). "Il reiterato ampliamento del differenziale fra i tassi attuali sui mutui e quelli a cui sono stati finanziati gli acquisti in passato continuerá a frenare le vendite anche nei prossimi mesi".

Nel frattempo, dal Beige Book della Fed preparato per la riunione di politica monetaria del 1* novembre emerge un quadro dell'economia degli Stati Uniti poco variato, a sostegno di un estensione della pausa dei tassi di settembre al meeting di novembre. Il report ha indicato "pochi o nessun cambiamento nell'attivitá economica rispetto al rapporto di settembre", mentre "le imprese prevedono un aumento dei prezzi nei prossimi trimestri, ma a un ritmo piú lento rispetto ai trimestri precedenti", mentre per quanto riguarda il mercato del lavoro, le tensioni si sono attenuate e le imprese hanno segnalato pressioni salariali piú deboli.

Gli investitori restano in attesa del presidente della Fed, Jerome Powell, atteso in giornata. "Powell contribuirá ad alimentare la narrativa secondo cui è necessario prestare attenzione, e per ragioni comprensibili", spiega Luke Tilley, capo economista di Wilmington Trust. "Mi aspetto che commenti la resilienza dell'economia e la sorprendente forza dei consumatori nel terzo trimestre come fattori di rischio per l'inflazione. Sono argomenti sufficienti per continuare a ribadire la necessitá di rimanere vigili".

Il future sul Dow Jones perde lo 0,14% e quello sull'S&P 500 lo 0,16%.

Dati

 
   14h30 - richieste settimanali sussidi disoccupazione 
           (precedente: inv. richieste a 209.000 ) 
         - indice Fed Filadelfia ottobre 
           (precedente: -13,5 punti; 
            previsione: -8 punti; 
            consenso: -6,8 punti) 
   16h00 - superindice settembre 
           (precedente: -0,4% m/m; 
            consenso: -0,3% m/m) 
         - vendite case esistenti settembre 
           (precedente: 4,04 mln di unitá; 
            previsione: 3,9 mln; 
            consenso: 3,94 mln) 
   16h30 - scorte settimanali di gas naturale 
           (precedente: +84 mld piedi cubi a 3.587 mld piedi cubi) 
 

Azioni

La trimestrale di Tesla ha deluso le aspettative, dopo che il colosso delle auto elettriche aveva giá annunciato un calo della produzione e delle consegne all'inizio del mese. Nel trimestre, i ricavi risultano pari a 23,35 miliardi di dollari, in aumento del 9% sul periodo analogo del 2022, con 19,62 miliardi dal segmento strettamente automotive (+5% sul 2022), oltre 1,55 miliardi dai servizi di generazione e stoccaggio energetico (40% sul 2022) e 2,16 miliardi dal ramo servizi (+32% sul 2022).

Netflix è tornata in carreggiata ed è riuscita a lasciarsi alle spalle il terzo trimestre con quasi 8,8 milioni di nuovi abbonati. Un anno prima, il colosso dello streaming aveva segnalato di aver perso 200.000 abbonati nel primo trimestre, in quella che era stata la peggiore perdita di iscrizioni dal 2011. Oggi l'azienda ha raggiunto il traguardo dei 247,15 milioni di iscritti alle sue offerte streaming a livello globale, con un aumento del 10,8% rispetto al terzo trimestre del 2022. Il titolo sale del 13,88% nelle contrattazioni del premercato.

Ford sta licenziando altri 150 lavoratori nel Michigan a causa dello sciopero indetto dalla United Auto Workers. L'ultimo round di licenziamenti porta il totale dei tagli a 2.730 posti di lavoro, dopo l'estensione dello sciopero allo stabilimento Truck Plant dell'azienda in Kentucky la scorsa settimana. Altri 16.600 dipendenti Ford sono in sciopero in tre impianti di assemblaggio. Il titolo perde l'1,62% nelle contrattazioni premercato.

Valute

Il dollaro è risalito soprattutto grazie al rimbalzo dei rendimenti in prospettiva di tassi che resteranno elevati piú a lungo ma in parte anche grazie al rinnovato aumento dell'avversione al rischio per le tensioni in Medio Oriente, affermano gli economisti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. "I test saranno sia i dati, attesi misti, sia il discorso di Powell", osservano gli economisti, segnalando che eventuali sorprese positive dai dati o indicazioni dalla Federal Reserve a favore di un altro rialzo dei tassi favorirebbero ulteriormente il biglietto verde. "Il mercato attribuisce una probabilitá del 40% ad un altro rialzo entro fine anno che sale al 52% se lo si colloca all'inizio dell'anno prossimo".

Obbligazioni

I rendimenti dei Treasury sono rimbalzati, con il biennale che ha raggiunto il 5,248%, il livello piú alto dal 2006 e il decennale il 4,979%, sui massimi dal 2007. La resilienza economica e la persistente forza del mercato del lavoro sono uno dei motivi alla base dell'incremento dei rendimenti dei titolo di Stato, secondo Laurent Denize e Jan Viebig di Oddo Bhf. "Lo scarto temporale tra il primo rialzo dei tassi e un rallentamento della crescita, in genere è di 12-18 mesi, ma sembra che le economie di Stati Uniti ed Europa stiano rispondendo ai rialzi dei tassi in tempi molto piú lenti, il che sostiene la tesi di tassi piú alti piú a lungo", commentano gli esperti, avvertendo che considerando la forza dell'economia e dei mercati del lavoro, le Banche centrali devono tenere alti i tassi per raffreddare la domanda di beni e servizi e rallentare l'inflazione.

gan

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October 19, 2023 07:43 ET (11:43 GMT)

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