RISULTATI 2021 – Nonostante i risultati di Class Editori siano in ripresa dopo la pandemia, la società di revisione BDO Italia ha nuovamente dichiarato l’impossibilità di esprimere un giudizio sul bilancio consolidato in relazione alla presenza di un patrimonio netto negativo per 23,3 milioni per effetto e di una perdita d’esercizio di 13 milioni, oltre alla presenza a fine 2020 di un indebitamento finanziario netto di 98,5 milioni.
Il gruppo aveva avviato alcune richieste di moratoria delle rate di indebitamento bancario già nel 2020 e nel 2021 la capogruppo ha predisposto un piano di ristrutturazione, migliorativo anche per il gruppo.I ricavi complessivi sono aumentati dell’8,7%, passando da 64,7 a 70,4 milioni; in particolare i ricavi pubblicitari sono saliti del 13,4% a 33 milioni, quelli di Gambero Rosso del 2,3% a 12,8 milioni, con una buona performance in tutte le aree, mentre quelli da vendita di news e information services sono invece diminuiti dell’1% a 17,7 milioni.
Gli altri ricavi sono aumentati del 21,4% a 6 milioni, e sono fra l’altro riferiti alle prestazioni per servizi di consulenza amministrativa e finanziaria.
I costi operativi sono complessivamente diminuiti a 61,6 milioni (-4,2%), di questi le spese per il personale sono pari a 18 milioni (-2%) in presenza di un numero medio di dipendenti passato da 335 a 331 unità.
L’ebitda è così aumentato a 8,8 milioni, rispetto ai 485.000 euro al 31/12/2020.
Gli ammortamenti sono diminuiti da 8,5 a 8 milioni e gli accantonamenti sono aumentati da 4,4 a 6,8 milioni; sono inoltre presenti oneri non ricorrenti, costituiti principalmente da sopravvenienze passive e attive, pari a 4 milioni.
La perdita operativa si è così ridotta da 14,8 a 10,1 milioni.
Il saldo negativo della gestione finanziaria è lievemente peggiorato, passando da 3 a 3,2 milioni; al 31/12/2021 il gruppo evidenziava un indebitamento finanziario netto di 98,5 milioni, in aumento rispetto ai 95,2 milioni di fine 2020 e che includeva, ai sensi del principio contabile IFRS 16, la contabilizzazione dei canoni d’affitto per tutta la durata del contratto.
La perdita ante imposte è diminuita a 13,3 milioni dai 17,9 milioni di fine 2020 e dopo imposte a credito per 294.000 euro e una quota di utile di terzi di 56.000, la perdita netta è ammontata a 13 milioni, a fronte di 20,3 milioni al 31/12/2020.