MILANO (MF-NW)--A distanza di meno di un anno dal lancio della Isybank di Intesa Sanpaolo, Unicredit coglie la sfida sul digitale e rilancia con Buddy R-Evolution. Si tratta di una nuova filiale remota che mette i clienti al centro offrendo loro una piattaforma digitale tecnologicamente avanzata. Alla guida del progetto ci sarà Barbara Tamburini, head of products development & marketing Communication di Unicredit.

DA BUDDY BANK A BUDDY R-EVOLUTION

Buddy R-Evolution è il secondo capitolo di una storia iniziata nel 2018 con Buddy Bank. "Entro il primo trimestre dell'anno prossimo estenderemo a Buddy tutta la linea di prodotti Unicredit", spiega in conferenza stampa Remo Taricani, deputy head of Italy di Unicredit. I clienti potranno scegliere se interagire via chat con un operatore, 24 ore su 24, 7 giorni su 7 oppure optare per una interazione fisica, fissando un appuntamento con uno dei 750 agenti finanziari di UniCredit per una consulenza personalizzata, a casa o in altro luogo a propria scelta anche oltre il consueto orario di lavoro. Sará possibile accedere anche a consulenze professionali in ambito immobiliare, tramite la rete di UniCredit Subito Casa.

INVESTIMENTI DIGITALI CONFERMATI

"Buddy R-Evolution vuole essere una filiale digitale e remota, una soluzione integrale e non alternativa a quella fisica", interviene l'ad del gruppo, Andrea Orcel. Questa iniziativa è uno dei tasselli del piano di trasformazione digitale di UniCredit Unlocked, che si basa su importanti investimenti in cloud, dati e tecnologia AI. Durante la conferenza stampa di presentazione, Orcel conferma tutti gli investimenti: "Non abbiamo mai rallentato, anzi stiamo tentando di accelerare senza pesare sui nostri conti". Il gruppo è impegnato in una nuova fase della sua transizione digitale che diverrá piú chiara nel 2024, alla chiusura finanziaria dell'anno in corso. "Quando migreremo il tutto verso il canale digitale lo faremo insieme, Unicredit e Buddy", precisa il manager. L'integrazione di Buddy in Unicredit apre anche altre porte: il servizio "potrá essere quasi immediatamente esteso a Germania e Austria. Per il momento è solo un progetto ma, come filiale remota, avremo questa possibilitá".

CLIENTI AL CENTRO, LIBERI DI SCEGLIERE

"L'esperienza con Buddy Bank ci ha insegnato molto, sappiamo cosa vogliono i nostri clienti e cosa possiamo fare noi come banca", aggiunge Orcel. "Buddy R-Evolution è la nostra testimonianza di saper mettere i clienti al centro, lasciando loro la possibilitá di decidere tra l'interazione digitale e quella fisica con la propria banca". E in linea con questo concetto, non ci sarà nessuno spostamento di massa da Unicredit a Buddy, saranno i clienti a scegliere la soluzione che preferiscono. "Il passaggio a un modello di servizio Buddy è una scelta del cliente e avverrá nel modo piú friendly possibile, aggiornando una mobile app e mantenendo tutte le proprie credenziali", dichiara Taricani.

NESSUN TARGET SULLA CRESCITA DELLA BASE CLIENTI

Ad oggi Buddy conta circa "400 mila clienti, per la maggior parte acquisiti sul mercato", prosegue Taricani. "Buddy cresce di 80-90 mila nuovi clienti all'anno, per la maggior parte attratti direttamente sul mercato. Ci aspettiamo che, in ragione del modello di servizio che stiamo implementando, questo passo possa essere incrementato". L'ad Orcel però non vuole porre limiti: "Abbiamo già 1950 filiali fisiche, Buddy è la 1951esima. Stiamo dando alla clientela del gruppo un altro canale di accesso" ai nostri servizi bancari, "ma è sempre Unicredit, è sempre una banca. Non abbiamo voluto mettere un target esplicito per evitare di mettere in concorrenza le filiali dello stesso gruppo. Buddy sarà un canale, non una banca separata".

ORCEL, M&A IN DIGITALE? SE CI SARANNO OCCASIONI

Come ribadito ieri per il gruppo in generale, anche per Buddy il percorso tracciato da Andrea Orcel è quello della crescita interna. "Crediamo di poter sviluppare quello di cui abbiamo bisogno per vie interne e per i prossimi tre anni continueremo secondo il nostro piano. Ovviamente, anche nel panorama digitale e fintech, se dovessimo trovare degli acceleratori sul nostro percorso ci guarderemmo", utilizzando lo stesso approccio predicato per il settore bancario in senso stretto. E poi citando un vecchio esempio: "La fintech Credimi era qualcosa che poteva aiutarci, ma non ha funzionato".

bem

 

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October 25, 2023 09:00 ET (13:00 GMT)

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