MILANO (MF-NW)--

Mercati europei

I listini azionari europei trattano in calo, mentre gli investitori restano in attesa della prossima decisione sui tassi da parte della Banca centrale europea. L'Euro Stoxx 50 perde lo 0,38%.

La Bce si riunirá giovedì per deliberare in merito alla politica monetaria dell'area euro. "Non ci aspettiamo ulteriori rialzi dei tassi da parte della Bce, ma la vera domanda è quando verranno tagliati", osserva Matteo Ramenghi, cio di Ubs WM Italy, segnalando che "gli attuali tassi sono molto elevati per l'economia dell'Eurozona, che è giá in affanno e non può contare su un aumento della domanda proveniente dalla crescita demografica o dall'allargamento della classe media, in un contesto di irrigidimento delle finanze pubbliche dal prossimo anno per via della reintroduzione del Patto di stabilitá". Aspettare troppo secondo Ramenghi potrebbe compromettere la crescita del prossimo anno, che è comunque attesa debole, ben sotto il punto percentuale.

Intanto gli investitori restano in attesa della pubblicazione dell'indice di fiducia dei consumatori dell'Eurozona, che secondo gli strategist di Unicredit Research, è probabilmente peggiorata ulteriormente a ottobre (da -17,8 a -18,5 punti) a causa delle crescenti preoccupazioni legate agli alti tassi di interesse e alle tensioni geopolitiche in Medio Oriente. L'indicatore è attualmente piú di una deviazione standard al di sotto della sua media di lungo periodo.

Outlook sui mercati statunitensi

Anche i future sui listini azionari statunitensi sono in calo, mentre gli investitori valutano le prospettive monetarie della Federal Reserve in attesa della decisione sui tassi della settimana prossima.

Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha riconosciuto i recenti segnali di raffreddamento dell'inflazione, ma ha affermato che il gradito rallentamento dei prezzi non è ancora sufficiente a determinare un trend e che la Banca centrale sará "risoluta" nel suo impegno a rispettare il mandato del 2%. Secondo lo strumento FedWatch del Cme la probabilità di un'estensione dell'attuale pausa dei tassi anche nella riunione di novembre è al 98,5%.

Il focus della settimana sarà sul deflatore di settembre, atteso dagli economisti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo in aumento dello 0,4% m/m (+3,5% a/a), spinto ancora dai rincari dei carburanti, con un indice core in leggera accelerazione congiunturale rispetto ai mesi precedenti (+0,3% m/m). La spesa personale è prevista dagli economisti invece in modesto rialzo, supportata dai consumi di beni, mentre il reddito dovrebbe crescere allo stesso ritmo di agosto. I Pmi di ottobre sono infine visti poco variati rispetto a settembre, in prossimità della soglia di invarianza, mentre la stima advance del Pil del 3* trimestre dovrebbe mostrare un'accelerazione della crescita, trainata principalmente dai consumi privati.

Intanto, nei prossimi giorni una serie di grandi titoli tecnologici presenterà i propri risultati, tra i quali spiccano i nomi di Alphabet, Amazon, Meta e Microsoft. "I titoli dei giornali fanno paura, certo. Ma per noi i fondamentali sono piuttosto forti. La stagione degli utili sarà migliore del previsto", commenta Ryan Detrick, chief market strategist di Carson Group.

Il future sul Dow Jones perde lo 0,52% e quello sull'S&P 500 lo 0,54%.

gan

gerica.antolini@mfnewswires.it

 

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October 23, 2023 07:09 ET (11:09 GMT)

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