MILANO (MF-NW)--Conferma del taglio del cuneo fiscale, accorpamento delle prime due aliquote Irpef, risorse per 5 miliardi destinate al rinnovo dei contratti della Pa, con priorità al comparto della sicurezza, altri 2,3 miliardi andranno ai lavoratori della sanità. Sono i contenuti principali del disegno di legge di Bilancio approvato lunedì 16 ottobre in Consiglio dei ministri assieme al documento programmatico di bilancio da inviare a Bruxelles.

Dopo l'approvazione lo spread tra il decennale italiano e quello tedesco è poco mosso a 202,054 punti base, con il rendimento del Btp in aumento di 6 punti base al 4,8%. Il differenziale è tornato sopra i 200 punti base venerdì scorso "in scia alle dichiarazioni di alcuni membri della Banca centrale europea sulla necessità di responsabilità fiscale e con riferimenti anche espliciti all'Italia", affermano gli analisti di Mps.

Sul fronte della politica monetaria, "la Bce è determinata a garantire che l'inflazione ritorni tempestivamente al suo obiettivo di medio termine del 2%. Al fine di rafforzare i progressi verso l'obiettivo, nella riunione di settembre il Consiglio direttivo ha deciso di aumentare i tassi di interesse di riferimento di 25 punti base, portando il rialzo totale dei tassi dal luglio 2022 a 450 punti base. Inoltre, a partire dal luglio di quest'anno, l'Eurosistema non reinveste piú i pagamenti in conto capitale dei titoli in scadenza nell'ambito del programma di acquisto di asset", ha affermato sabato scorso il presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, puntualizzando che "sulla base della nostra ultima valutazione, riteniamo che i nostri tassi di interesse di riferimento abbiano raggiunto livelli che, se mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, contribuiranno in modo sostanziale al tempestivo ritorno dell'inflazione al nostro obiettivo".

"Le nostre decisioni future garantiranno che i tassi di interesse di riferimento della Bce siano fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario. Continueremo a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare il livello e la durata appropriati della restrizione", ha concluso Lagarde.

Nel frattempo, alcuni membri del Consiglio direttivo della Bce, secondo indiscrezioni di stampa, sarebbero pronti a riproporre un aumento del coefficiente di riserva obbligatoria dall'1 al 2-5% la prossima primavera, quando la Bce discuterá le modifiche al quadro operativo della politica monetaria, affermano gli economisti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. La proposta era giá stata avanzata (e respinta) lo scorso luglio. La motivazione sarebbe duplice: ridurre il costo dell'eccesso di riserve per l'Eurosistema e rafforzare la trasmissione della politica monetaria. La fonte ammette, tuttavia, che tale posizione è ancora lontana dall'essere maggioritaria.

alb

alberto.chimenti@mfnewswires.it

 

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October 16, 2023 06:45 ET (10:45 GMT)

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