SRS Saras Raffinerie Sarde SPA

"Ci sono sempre delle societa' interessate, ma non abbiamo approfondito nessun tipo di proposta".

Così Massimo Moratti, a.d. di Saras, ha risposto, a margine dell'assemblea degli azionisti, a chi gli chiedeva se dopo l'uscita dei russi di Rosneft dal capitale della società ci fosse qualche altro pretendente.

"La societa' sta andando avanti molto bene", ha poi assicurato Moratti, spiegando che "purtroppo con loro (Rosneft, ndr) non avevamo poi potuto realizzare i progetti che avevano perche' le sanzioni dell'Ue nei confronti della Russia lo hanno impedito".

A chi gli chiedeva se il piano originario degli ex soci russi fosse quello di prendere il controllo, l'a.d ha risposto che

"loro si muovevano passo per passo, ma forse alla fine poteva esserci anche quel tipo di intenzione. Comunque la cosa si e' interrotta, quindi tutte le ipotesi lasciano il tempo che trovano. Per il momento lavoriamo sulla realta'".

Moratti ha poi osservato che "tra l'altro hanno fatto un ottimo affare" cedendo la quota dato che "erano diventati un socio silente. Comunque siamo rimasti in ottimi rapporti".

"Ora", ha concluso, "siamo noi a badare a noi stessi e le cose vanno bene così".

La quota di controllo rimane quindi a Gian Marco e Massimo Moratti, che detengono il 25,01% ciascuno, mentre Norges Bank ha una partecipazione del 3,02%.

L'asemblea ha approvato, con il 99,67% dei voti favorevoli, il bilancio 2016 che si e' chiuso con un utile netto di 196,3 milioni, dai 223,7 milioni del 2015 e il pagamento di un dividendo è di 0,10 euro per azione. I soci hanno infine nominato Giovanni Moratti, figlio di Massimo, in Cda, al posto del dimissionario Andrey Shishkin, rappresentante di

Rosneft.

fch

(END) Dow Jones Newswires

April 20, 2017 07:18 ET (11:18 GMT)

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