Il Ftse Mib continua a scambiare in territorio positivo e
guadagna lo 0,92% a 23.702 punti.
I dati macroeconomici americani non hanno avuto un particolare
impatto sul principale indice milanese. Gli ordini di beni durevoli
sono
diminuiti dell'1,8% m/m a maggio, in calo rispetto al consenso
che si attestava a -0,5%. Gli ordini alle imprese ex trasporti a
maggio hanno registrato una variazione positiva dello 0,5% m/m a
fronte di un consenso a +0,6% m/m, mentre quelli ex difesa sono
diminuiti del 2,1% sempre su base mensile. Gli ordini per beni
durevoli di aprile sono stati rivisti a -1,5% da -1%.
"Il dato è stato inferiore alle attese anche se il Ftse Mib non
ha reagito dal momento che l'attenzione degli investitori è rivolta
completamente alla Grecia", commenta un esperto contattato da
MF-Dowjones, aggiungendo che "il membro della Fed, Jerome Powell,
ha detto che vede le condizioni per un primo rialzo nel mese di
settembre".
A piazza Affari in luce Azimut H. (+3,38% a 26,61 euro) con
ICBPI che ha avviato la copertura sul titolo con rating buy e
prezzo obiettivo a 30,5 euro. Gli analisti vedono un chiaro
potenziale per creare valore nel medio-lungo termine. All'interno
del comparto del risparmio gestito in luce anche Mediolanum
(+2,48%), B.Generali (+3,14%) e FinecoBank (+1,91%).
Saipem segna un +3,1% dopo il +6,37% della vigilia. Il rally è
partito sia per l'accordo preliminare tra Russia e Grecia per il
gasdotto, sia per l'upgrade incassato da parte degli analisti di
Deutsche Bank (a buy da sell). In positivo anche Tenaris (+1,21%) e
Eni (+0,42%).
Denaro sul comparto dei bancari: B.P.Milano +2,81%,
B.P.E.Romagna +2,3%, Intesa Sanpaolo +1,77%, B.Mps +0,62%, Ubi B.
+0,33%, B.Popolare +0,32%, Mediobanca +0,05% e Unicredit invariata
a 6,5 euro.
Sul resto del listino si segnala Saras (+5,35% a 1,675 euro) con
gli analisti di una primaria casa d'affari che hanno confermato sul
titolo la visione positiva alla luce degli elevati margini di
raffinazione.
sda
susanna.scotto@mfdowjones.it