Le piazze europee concludono la seduta affossate dai timori
sulle condizioni delle finanze pubbliche dell'Eurozona, con il Ftse
Mib e il Ftse Italia Mid Cap che hanno perso rispettivamente il
4,7% a 20613 punti e il 3,67% a 24088 punti.
Secondo Rob Carnell, Chief International Economist di Ing
interpellato da MF-Dow Jones, "gli investitori si guardano intorno
e sommettono su quale possa essere il prossimo Stato dell'Unione
monetaria a presentare gli stessi problemi della Grecia. Ma il
Paese ellenico versa in condizioni peggiori non paragonabili a
quelle degli Stati periferici. E' necessario ridare fiducia agli
operatori sulla stabilita' delle finanze pubbliche e sulla
credibilita' dei piani per ridurre il deficit dei Paesi membri
dell'Ue".
Pesanti i bancari, tra i piu' penalizzati in Europa (Eurostoxx
-4,94%). Ondate di vendite su Unicredit (-7,45%), Intesa Sanpaolo
(-7,21%), B.Popolare (-6,77%), B.P.Milano (-5,09%), Ubi B.
(-4,96%), Mediobanca (-4,9%) e B.Mps (-4,39%).
Male gli industriali con Pirelli & C. (-6,67%), Fiat
(-6,59%), Prysmian (-5,54%), Finmeccanica (-4,38%), Impregilo
(-4,06%) e Ansaldo Sts (-3,42%). Il titolo del Lingotto, in
particolare, e' stato penalizzato dall'andamento negativo del
mercato e dai dati di ieri non brillantissimi sulle
immatricolazioni in Europa, nota un operatore. Tra i titoli del
settore automobilistico in forte calo anche Renault (-6,42%) e
Peugeot (-7,07%) a Parigi, Volkswagen (-4,36%), Bmw (-4,12%) e
Daimler (-3,22%) a Francoforte.
Riducono le perdite rispetto al Ftse Mib le azioni con
caratteristiche difensive con Terna (-0,65%), Campari (-1,35%),
Parmalat (-1,57%) e Snam R.G. (-1,79%).
Sul resto del listino vendite su House B. (-7,09%), Landi R.
(-6,96%), Saras (-6,06%) e L'Espresso (-6,02%). L'Ase (-6,7%), ad
Atene, ha guidato i cali nell'Ue, seguito dall'Ibex-35 (-5,41%) a
Madrid, dal Ftse Mib (-4,7% a 20613 punti) a Milano, dal Cac-40
(-3,64%) a Parigi, dal Dax (-2,60%) a Francoforte e dal Ftse 100
(-2,56%) a Londra. In mattinata erano circolati i rumors sia sulla
richiesta del piano di salvataggio richiesto dalla Spagna all'Fmi e
all'Ue, smentito dal premier spagnolo Zapatero, e sia sul downgrade
del Paese iberico da parte di Fitch, smentito dalla stessa agenzia
di rating.
Per un operatore "il mercato sta prezzando il rischio
dell'instabilita' dell'area monetaria europea. Se si incomincia a
scommettere sul crollo di un Paese come la Grecia c'e' la
possibilita' che le aspettative si auto-realizzino". Moody's, in
una nota, ha avvertito che "il piano di aiuti alla Grecia non
rappresenta una soluzione definitiva della crisi". gbo
giovanni.boccadoro@mfdowjones.it