COMUNICATO STAMPA
Comunicato stampa a richiesta della Commissione Nazionale per le
Società e la Borsa, ai sensi dell'art. 114 del d.gs. n. 58/1998
Roma, 2 dicembre 2013 Si riportano di seguito alcune informazioni
di cui la Consob, con provvedimento in data 28 novembre 2013, ai
sensi dell'art. 114, comma 5, d.lgs. n. 58/1998, ha chiesto la
diffusione mediante comunicato stampa da diramare entro l'orario
d'apertura dell'MTA del 2 dicembre 2013. Mandatory Convertible Bond
In data 7 e 8 novembre u.s. la Società ha comunicato
rispettivamente il lancio e il collocamento da parte della propria
controllata totalitaria Telecom Italia Finance S.A. di un prestito
obbligazionario, garantito da Telecom Italia, a conversione
obbligatoria in azioni ordinarie della medesima, con scadenza
novembre 2016 e un controvalore di 1,3 miliardi di euro (Guaranteed
Subordinated Mandatory Convertible Bonds due 2016 convertible into
ordinary shares of Telecom Italia S.p.A.). Il prestito era
suscettibile di articolazione in due serie, rispettivamente oggetto
di conversione in azioni ordinarie e in azioni di risparmio, con
dichiarata preferenza peraltro al collocamento di obbligazioni
convertende in azioni ordinarie, risultato che la domanda ha
ampiamente consentito di ottenere. Il regolamento del prestito è
stato pubblicato successivamente al settlement (15 novembre 2013)
ed è consultabile (anche in traduzione in lingua italiana, a solo
scopo informativo, con prevalenza del testo originale in inglese in
caso di contrasto) all'indirizzo www.telecomitalia.com, dove
ugualmente sono disponibili: la relazione degli Amministratori
all'Assemblea straordinaria del 20 dicembre 2013, illustrativa
della proposta di aumento di capitale riservato a servizio del
prestito; il parere di congruità sul prezzo di emissione delle
azioni di compendio, rilasciato dalla società di revisione
PricewaterhouseCoopers S.p.A., ai sensi di legge. A richiesta della
Consob si precisa che l'operazione si è strutturata come prestito
offerto in maniera indifferenziata agli investitori qualificati,
con espressa indicazione che agli investitori qualificati che
fossero già soci e che ne avessero fatta richiesta le banche
incaricate del collocamento1 potessero concedere in sede esecutiva
un trattamento prioritario nel processo di allocazione delle
obbligazioni. A seguito del collocamento, risulta che il prestito
ha avuto tra i suoi sottoscrittori alcuni enti di cui si è potuta
accertare ex post l'iscrizione a libro soci della Società (il cui
ultimo aggiornamento generale risale al pagamento del dividendo
2012) per un totale di poco meno di 846 milioni di azioni ordinarie
(corrispondenti al 6,303% circa del capitale di categoria). Analogo
dato non è disponibile rispetto ai portatori di azioni di
risparmio. Si precisa peraltro: - che piena coincidenza di
denominazione fra ente sottoscrittore e azionista iscritto a libro
soci si ha soltanto rispetto a un numero più limitato di soggetti,
titolari di circa 768 milioni azioni ordinarie (corrispondenti al
5,726% circa del capitale di categoria); - che i limiti intrinseci
delle evidenze a libro soci (comunque non aggiornate in tempo
reale) e la natura differenziata dei sottoscrittori del prestito
(fra i quali alcune società di gestione del risparmio) rende
impossibile l'identificazione del numero di azioni della Società di
cui siano effettivamente beneficial owner e/o possano direttamente
o indirettamente disporre i gruppi economici in cui sono
eventualmente inseriti; - che la Società ritiene pertanto
ampiamente sottostimate le percentuali indicate.
L'applicazione del trattamento prioritario nel processo di
allocazione è stata richiesta da un totale di tre sottoscrittori e
il trattamento è consistito in una priorità , per l'azionista che si
dichiarasse tale, nell'allocazione dell'ordine rispetto agli ordini
di investitori non azionisti: le banche incaricate hanno assegnato
all'investitore azionista un ammontare di titoli esattamente in
linea con la sua richiesta. A chiedere detto trattamento in
relazione a un ordine di 103 milioni di euro è stata anche
Telefónica S.A., come da informazioni di pubblico dominio
principale azionista del socio di riferimento Telco S.p.A.,
titolare del 22,387% del capitale ordinario di Telecom Italia. A
sua volta, Telefónica S.A. dispone del 66% del capitale complessivo
di Telco S.p.A. e del 46,18% del suo capitale con diritto di voto;
non è peraltro direttamente iscritta nel libro soci di Telecom
Italia. Consob richiede altresì di indicare le motivazioni per le
quali ad alcuni investitori qualificati statunitensi è stato
concesso di sottoscrivere il prestito, benché la comunicazione
finanziaria diffusa dalla Società in data 7 novembre precisasse che
il collocamento sarebbe avvenuto al di fuori degli Stati Uniti
d'America
1
Vale a dire BNP Paribas, J.P. Morgan Securities plc, Morgan Stanley
& Co. International plc quali Joint Global Co-ordinators and
Joint Bookrunners; Citigroup Global Markets Limited, Credit Suisse
Securities (Europe) Limited, Deutsche Bank Ag (London Branch),
Banca Imi S.p.A, Mediobanca - Banca di Credito Finanziario SocietÃ
per Azioni, Ubs Limited, Unicredit Bank Ag (Milan Branch) quali
Co-Bookrunners. 2
(come previsto dalla Regulation S, ai sensi del U.S. Securities Act
del 1933, come modificato), oltre che di Australia, Canada e
Giappone. Il riferimento è a BlackRock, che  come riportato anche
dalla stampa  ha investito 200 milioni di euro nella
sottoscrizione del prestito, risultando il primo tra i suoi
sottoscrittori, per una quota pari al 15,38% del totale. Al
riguardo si rappresenta che, in sede di bookbuilding, l'asset
manager ha manifestato alle banche incaricate del collocamento il
proprio interesse a sottoscrivere i titoli emessi da Telecom Italia
Finance S.A. utilizzando una entity collocata negli USA, con quello
che è risultato il maggiore tra gli ordini raccolti. Date -
l'elevata qualità dell'investitore (che, quale BlackRock Inc., in
data 8 ottobre 2013 ha dichiarato alla Consob un possesso a titolo
di gestione non discrezionale del risparmio pari al 5,133% del
totale delle azioni ordinarie Telecom Italia, tramite una pluralitÃ
di controllate o fiduciarie titolari dirette della partecipazione,
come da informazioni a disposizione sul sito www.consob.it) e - la
circostanza che esso si è reso disponibile ad acquistare i titoli
nonostante l'assenza di un'offerta registrata negli USA, in virtù
di una esenzione richiamata anche nel disclaimer in calce al
comunicato che annunciava il lancio dell'iniziativa, in base a
ovvie considerazioni di opportunità e convenienza è stato permesso
singolarmente a BlackRock di accedere all'allocazione finale.
Quanto alla destinazione dei proventi del convertendo, come
illustrato nella relazione degli Amministratori, la Società si è
concentrata sulla strutturazione di uno strumento che, unitamente
alla vendita degli asset argentini (sulla quale cfr. infra),
garantisse immediata certezza di rafforzamento patrimoniale e,
affiancato alle altre misure presentate in concomitanza con il
Piano Industriale 2014-2016: - - - incrementasse la flessibilitÃ
finanziaria del Gruppo, riducendo al contempo le necessità di
rifinanziamento e i relativi rischi; consentisse di fronteggiare
con la necessaria prudenza la mutata situazione di rating e il
passaggio a sub-investment grade, mantenendo un'adeguata riserva di
liquidità ; garantisse l'opportunità di valutare con maggiore
tranquillità le opzioni per un'ulteriore riduzione del debito, in
funzione anche dell'andamento aziendale. Un prestito
obbligazionario a conversione obbligatoria è stato ritenuto lo
strumento più efficace per il conseguimento di questi obiettivi. Il
suo contributo al rafforzamento patrimoniale del Gruppo si
realizzerà al momento della conversione in azioni della Società ,
fisiologicamente a scadenza (novembre 2016). Nel frattempo, la
liquidità derivante dal suo collocamento, restando nella
disponibilità dell'emittente Telecom 3
Italia Finance S.A., verrà investita nel rispetto delle policy di
Gruppo, con investimenti caratterizzati da un livello di rischio
medio-basso in strumenti del mercato monetario (quali depositi,
euro commercial paper e fondi monetari) e/o obbligazionario (quali
titoli di stato e corporate bond). Si segnala infine che la Consob
ha altresì richiesto la comunicazione al pubblico delle seguenti
informazioni: - - la ricostruzione cronologica del processo
decisionale che ha portato all'approvazione dell'operazione di
emissione del prestito convertendo, con aumento di capitale
riservato al suo servizio; le valutazioni della Società e del
Collegio Sindacale in merito alla tempistica e alle modalità di
coinvolgimento dell'Assemblea dei soci Telecom Italia per
l'emissione del convertendo, per la definizione del rapporto di
cambio e del periodo e delle modalità di conversione delle
obbligazioni, per l'aumento del capitale sociale a servizio del
prestito e per l'esclusione del diritto di opzione; - le
considerazioni della Società e del Collegio Sindacale sulla
rilevanza dell'operazione di sottoscrizione del prestito
convertendo da parte di Telefonica S.A., con riferimento alle
disposizioni in materia di operazioni con parti correlate. Alla
richiesta si ottempererà alla conclusione dell'iter consiliare di
cui il Comitato per il controllo e i rischi della Società ha
chiesto l'esperimento in relazione al profilo della sottoscrizione
del prestito da parte di soggetti che si qualificano come parti
correlate a Telecom Italia, che è previsto si concluda in occasione
della riunione consiliare convocata per il giorno 5 dicembre
2013.
Cessione di Telecom Argentina Il 7 novembre 2013 la Società ha
comunicato che il Consiglio di Amministrazione in quella data ha
altresì esaminato un'offerta per la partecipazione diretta e
indiretta detenuta dal Gruppo in Telecom Argentina S.A., conferendo
mandato al management di finalizzare l'operazione alle condizioni
che ritenesse nel migliore interesse della Società . La conferma di
detto mandato, in esito a riunione consiliare convocata per
approfondire il processo di cessione, è stata fatta oggetto di
comunicazione al pubblico il giorno 11 novembre, con successiva,
ampia disclosure in merito all'accettazione dell'offerta
proveniente dal gruppo Fintech, alla sottoscrizione degli accordi
di cessione dell'intera partecipazione detenuta in Telecom
Argentina, direttamente ed attraverso Telecom Italia International
N.V., Sofora Telecomunicaciones S.A., Nortel Inversora S.A. e
Tierra Argentea S.A., nonché ai relativi termini e ai suoi effetti
(cfr. comunicato stampa diffuso nella prima mattina del 14 novembre
2013).
4
Come da richiesta della Consob, si ribadisce che, ai sensi dei
contratti perfezionati per la dismissione, Telecom Italia percepirÃ
corrispettivi per un importo complessivo di 960 milioni di dollari.
La partecipazione detenuta indirettamente da Telecom Italia in
Telecom Argentina è composta da più pacchetti azionari posseduti
attraverso diverse società , che complessivamente danno luogo a
un'interessenza economica di Telecom Italia nella Business Unit
Argentina del 22,7%. Le valutazioni di merito circa la congruitÃ
dell'offerta di Fintech si sono basate sulle analisi condotte sul
valore dell'asset sottostante attraverso le consuete metodologie
valutative, vale a dire il Discounted Cash Flow (sia su proiezioni
interne sia su quelle derivanti dal consensus degli analisti) e i
benchmark di mercato quali multipli ("comparable companies &
transactions"), quotazioni di borsa (in particolare quelle degli
American Depositary Receipts  ADR di Telecom Argentina al New York
Stock Exchange) e opinioni degli analisti finanziari pubblicate nei
research reports dedicati a Telecom Italia e Telecom Argentina.
Nell'adozione della decisione di cedere la partecipazione si è
anche tenuto conto della notevole complessità del contesto e dello
scenario macroeconomico locali, delle difficoltà che questo
comporta per un investitore internazionale, nonché delle prioritÃ
strategiche di Telecom Italia in termini di piani di investimenti e
di deleverage. Le valutazioni di congruità dell'offerta Fintech
sono state supportate da fairness opinion rilasciata da Citigroup
in qualità di advisor finanziario che ha assistito il Gruppo
Telecom Italia nell'asseveramento dell'operazione. Per parte sua il
Comitato per il controllo e i rischi di Telecom Italia ha altresì
acquisito una fairness opinion da Barclays Group, riferendo al
Consiglio di Amministrazione l'opinione del consulente secondo cui
il corrispettivo complessivo pattuito risultava ragionevole e
giustificato. La Consob chiede altresì specifica disclosure in
ordine al coinvolgimento nella vicenda di parti correlate, con
specifico riferimento a Telefónica S.A. e ad Assicurazioni Generali
S.p.A., fornendo le proprie considerazioni in merito
all'applicabilità all'operazione della disciplina sulle operazioni
con parti correlate e della disciplina in materia di interessi
degli Amministratori nonché alle modalità con le quali, in
concreto, tali discipline sono state eventualmente applicate. Al
riguardo, si precisa che in data 7 novembre 2013 il Consiglio di
Amministrazione di Telecom Italia ha esaminato l'offerta ricevuta
da Fintech in sede di riunione separata, dunque senza la
convocazione né la partecipazione ai lavori dei Consiglieri Cesar
Alierta e Julio Linares (rispettivamente Presidente e Vice
Presidente del Consiglio di Amministrazione di Telefónica S.A.),
come da "Procedura per l'attuazione degli impegni assunti a far
data dal 13 ottobre 2010 con la Comisión Nacional de Defensa de la
Competencia" argentina, consultabile all'indirizzo
www.telecomitalia.com. 5
A valle di ampia discussione, sulla scorta dell'illustrazione
ricevuta, oltre che delle considerazioni svolte dal Comitato per il
controllo e i rischi (che dell'operazione era stato informato in
data 30 ottobre, determinandosi a richiedere a Barclays la fairness
opinion citata, e aveva istruito la vicenda con il supporto
dell'advisor e del management in data 6 novembre 2013), il
Consiglio di Amministrazione ha conferito mandato di finalizzare
l'operazione alle condizioni ritenute nel migliore interesse della
Società , come da comunicato stampa diffuso la sera del 7 novembre.
La deliberazione è stata assunta all'unanimità dei presenti,
Consiglieri Aldo Minucci  Vice Presidente, Marco Patuano Â
Amministratore Delegato, Lucia Calvosa, Gabriele Galateri, Renato
Pagliaro, Angelo Provasoli, Mauro Sentinelli e Luigi Zingales
(assenti i Consiglieri Tarak Ben Ammar, Massimo Egidi, Jean Paul
Fitoussi, Gaetano Miccichè; non partecipanti, come sopra, i
Consiglieri Cesar Alierta e Julio Linares). Nel corso del
dibattito, il Consigliere Galateri, anche nella sua qualità di
Presidente del Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni
Generali S.p.A., ha rappresentato l'esistenza di relazioni fra il
Gruppo Generali e il Gruppo Werthein (azionista indiretto di
Telecom Argentina, in quanto consocio di minoranza di Telecom
Italia nel veicolo Sofora, per il cui tramite Telecom Italia
esercita il controllo su Telecom Argentina), segnalando in
particolare la presenza di un credito del primo nei confronti del
secondo. Per trasparenza e cautela, il Consigliere Galateri ha
peraltro invitato a effettuare un'ulteriore verifica presso gli
uffici di Assicurazioni Generali. Nella mattina di venerdì 8
novembre, la verifica è stata effettuata, acquisendo i dettagli e
l'evoluzione della relazione contrattuale intercorrente tra il
Gruppo Generali e il Gruppo Werthein. L'Amministratore Delegato ha
conseguentemente indirizzato al Consigliere Galateri l'invito a
integrare, se necessario, le informazioni così acquisite,
aggiungendo che  sulla base delle medesime  si sarebbe esclusa la
presenza di profili significativi d'interesse da considerare in
vista dell'eventuale conclusione della cessione a Fintech della
partecipazione del Gruppo in Argentina e così pure di correlazioni
tali da suggerire un ulteriore approfondimento. La comunicazione è
stata trasmessa per conoscenza al Presidente del Collegio Sindacale
e al Consigliere Fitoussi, visto l'interim da questi ricoperto
nella presidenza del Comitato per il controllo e i rischi.
Informati della situazione dal Consigliere Fitoussi, - il
Consigliere Calvosa (componente del Comitato per il controllo e i
rischi) ha comunicato che, avendo in riunione evidenziato come
condizionante la totale estraneità dei soggetti coinvolti
nell'operazione rispetto ai soci Telco, alla luce dei nuovi
elementi emersi il suo voto doveva intendersi contrario;
6
-
il Consigliere Zingales (anche lui componente del Comitato per il
controllo e i rischi) ha chiesto di non procedere alla
finalizzazione dell'operazione fino a completo chiarimento della
vicenda.
Alla luce di tutto quanto sopra, Vice Presidente e Amministratore
Delegato hanno ritenuto opportuno riconvocare il Consiglio di
Amministrazione (ancora una volta in riunione separata, e dunque
con esclusione dei Consiglieri Cesar Alierta e Julio Linares, come
sopra) in data 11 novembre 2013, per condividere con il plenum del
Consiglio di Amministrazione i dettagli sulla portata
dell'interesse rispetto all'operazione riconducibile al Consigliere
Galateri, nella sua qualità di Presidente di Assicurazioni
Generali. Il Consiglio di Amministrazione dell'11 novembre 2013,
preso atto dei chiarimenti ricevuti dal Consigliere Galateri, ha
convenuto - - che la fattispecie non fosse connotata dalle
caratteristiche proprie delle operazioni con parti correlate; che,
anche alla luce della disclosure integrativa effettuata dal
Consigliere Galateri in merito all'interesse nell'operazione di
Assicurazioni Generali S.p.A., la cessione fosse conveniente per
Telecom Italia, confermando pertanto il mandato già conferito in
data 7 novembre 2013. La deliberazione è stata assunta con il voto
favorevole dei Consiglieri Aldo Minucci  Vice Presidente, Marco
Patuano  Amministratore Delegato, Massimo Egidi, Jean Paul
Fitoussi, Gabriele Galateri, Gaetano Miccichè, Renato Pagliaro,
Mauro Sentinelli; contrari i Consiglieri Lucia Calvosa e Luigi
Zingales; assenti i Consiglieri Angelo Provasoli e Tarak Ben Ammar;
non partecipanti i Consiglieri Cesar Alierta e Julio Linares. Il
Consigliere Calvosa ha motivato il suo voto contrario sulla scorta
della mancanza di terzietà della controparte, già posta come
condizione del suo voto favorevole nella riunione del 7 novembre
2013, e richiamando i rilievi in detta sede sollevati. Il
Consigliere Zingales ha argomentato il suo voto contrario adducendo
di non ritenersi sufficientemente informato per l'adozione della
decisione. Tanto premesso, la Società ritiene che la vendita non si
qualifichi come operazione con parte correlata, per mancanza del
presupposto di fatto della correlazione con Telecom Italia delle
controparti contrattuali, e più precisamente per l'assenza di alcun
tipo di trasferimento di risorse, diretto o indiretto, tra Telecom
Italia e sue parti correlate, che rappresenta il requisito
contemplato dall'ordinamento per configurare un'operazione come
"con parti correlate" nel significato contemplato dal Codice Civile
e dal Regolamento Consob n. 17221/2010 in materia. Di contro, è
pacifica la sussistenza di interessi, sia pure indiretti, degli
amministratori, e ciò
7
-
sia rispetto ai Consiglieri Alierta e Linares, con riferimento a
Telefónica S.A., il cui interesse tuttavia non comporta
l'attivazione della disciplina civilistica in tema di interessi
degli amministratori, essendo stato riconosciuto per così dire ex
ante e una tantum, e determinando conseguentemente l'applicazione
degli specifici e assorbenti presidi procedurali adottati dal
Consiglio di Amministrazione in via di autodisciplina: cfr. la
citata "Procedura per l'attuazione degli impegni assunti a far data
dal 13 ottobre 2010 con la Comisión Nacional de Defensa de la
Competencia";
-
sia rispetto al Consigliere Galateri, con riferimento ad
Assicurazioni Generali S.p.A., il cui interesse ha invece attivato
l'applicazione della relativa disciplina civilistica, con la
disclosure resa nella riunione del 7 novembre e completata
nell'incontro appositamente convocato dell'11 novembre 2013 in cui,
a valle della spendita dei dettagli dell'interesse extrasociale del
Consigliere rispetto all'iniziativa, il plenum consiliare ha
confermato la deliberazione già a suo tempo assunta, nel senso
dell'ampio mandato alla finalizzazione della vendita.
Oltre che alla Società , la Consob ha chiesto anche al Collegio
Sindacale di fornire le proprie considerazioni in merito
all'applicabilità all'operazione della disciplina sulle operazioni
con parti correlate e della disciplina in materia di interessi
degli Amministratori. Dette considerazioni sono riportate di
seguito integralmente. Informativa del Collegio Sindacale di
Telecom Italia S.p.A. in merito alla richiesta Consob di diffusione
di informazioni ai sensi dell'art. 114, comma 5, d.lgs. n. 58/98
Con comunicazione in data 28 novembre 2013 (procedimento:
6349/2013), la Consob  tra l'altro  ha chiesto al Collegio
Sindacale di Telecom Italia S.p.A. di fornire le proprie
considerazioni in merito "all'applicabilità all'operazione" di
cessione delle partecipazioni detenute dal Gruppo in Argentina
"della disciplina sulle operazioni con parti correlate e della
disciplina civilistica in materia di interessi degli
amministratori, nonché alle modalità con le quali, in concreto,
tali discipline sono state eventualmente applicate nel processo
decisionale che ha portato all'approvazione della cessione". Il
Collegio Sindacale ha svolto la propria attività di vigilanza
sull'operazione in occasione delle riunioni (i) del Comitato per il
controllo e i rischi in data 30 ottobre e 6 novembre 2013, entrambe
tenute in forma congiunta con lo stesso Collegio Sindacale, (ii)
del Consiglio di Amministrazione del 7 e 11 novembre 2013, nonché
(iii) nelle proprie riunioni dell'11, 12, 20, 28 e 29 novembre
scorsi. L'Organo di controllo, che si è avvalso del supporto del
proprio consulente legale, ha esaminato, oltre alla documentazione
presentata al Consiglio di Amministrazione del 7 e 11 novembre 2013
e le
8
considerazioni del Comitato per il controllo e i rischi, la
documentazione contrattuale relativa all'operazione e i pareri
legali ed economico-finanziari acquisiti. In esito alle verifiche
svolte, il Collegio Sindacale ha accertato: l'insussistenza dei
presupposti per la qualificazione dell'operazione come realizzata
con parti correlate, ai sensi del Regolamento Consob n. 17221/2010
e successive modificazioni e dell'apposita procedura adottata dalla
Società ; l'applicazione della disciplina civilistica in materia di
interessi degli amministratori di cui all'art. 2391 del codice
civile. Con particolare riferimento a quest'ultimo profilo, il
Collegio Sindacale ha preso atto delle dichiarazioni rilasciate dal
Consigliere Gabriele Galateri (anche nella sua qualità di
Presidente di Assicurazioni Generali S.p.A.) in occasione delle
riunioni del Consiglio di Amministrazione in data 7 e 11 novembre,
in merito alle relazioni esistenti tra il Gruppo Assicurazioni
Generali e il Gruppo Werthein (azionista indiretto di Telecom
Argentina). L'Organo di controllo ha inoltre rilevato che nel corso
dei lavori consiliari sono state adeguatamente analizzate le
ragioni e la convenienza per la Società dell'operazione, in merito
alla quale il Consiglio di Amministrazione ha deliberato
favorevolmente in entrambe le riunioni sopra richiamate,
registrandosi, soltanto nella seconda riunione, il voto contrario
di due Amministratori.
Brasile La Consob ha infine richiesto alla Società di formulare le
proprie considerazioni in merito ai commenti comparsi sulla stampa
nazionale in relazione a un recente provvedimento del Conselho
Administrativo de Defesa Econômica brasiliano (acronimo: CADE)
relativo alle modifiche degli accordi in essere fra i soci
dell'azionista di maggioranza relativa Telco S.p.A. (Intesa San
Paolo S.p.A., Mediobanca S.p.A., società appartenenti al Gruppo
Generali e Telefónica S.A.), con particolare riferimento alle
possibili ricadute dell'istruttoria dell'Autorità sul mantenimento
degli obiettivi individuati nel piano strategico e comunicati al
mercato in data 7 novembre 2013, indicando se sono pervenute
proposte di acquisto per la partecipazione detenuta dal Gruppo in
Tim Brasil o se sono in corso contatti con potenziali acquirenti.
Al riguardo si precisa che il provvedimento consiste in un parere
della Procuradoria Geral Federal del CADE, notificato nei giorni
scorsi anche a Tim Brasil come parte interveniente nel Termo de
Compromisso de Desempenho firmato nell'aprile 2010 dai soci di
Telco S.p.A., e richiamato al punto A della "Nuova 9
Procedura per il rispetto dell'Accordo del 28 aprile 2010 con il
Conselho Administrativo de Defesa Econômica", consultabile
all'indirizzo www.telecomitalia.com. In detto parere, rilasciato
nell'ambito delle attività di verifica della compliance con il
citato Termo de Compromisso de Desempenho, è stata, fra l'altro,
presa in considerazione l'operazione di cui agli accordi
sottoscritti fra gli azionisti di Telco S.p.A. il 24 settembre
2013, proponendo: - - l'applicazione a Telefónica S.A. di una
sanzione pecuniaria; l'analisi della possibilità di una revisione
dell'autorizzazione della c.d. operazione Telco a suo tempo
concessa e in base a cui si è dato luogo al Termo de Compromisso de
Desempenho, ferma la possibilità dell'imposizione a Telefónica S.A.
dell'obbligo di alienazione immediata delle nuove azioni Telco
S.p.A. sottoscritte, accompagnata dal divieto di acquisire
qualsiasi quantità e categoria di azione nel capitale sociale di
Telco S.p.A. o di qualunque impresa del Gruppo Telecom Italia che
operi direttamente o indirettamente in Brasile. La proposta di
sanzione non è di ostacolo alla revisione dell'autorizzazione a suo
tempo concessa, né all'adozione delle misure nei confronti di
Telefónica S.A. riepilogate sopra. Il Superintendente Geral ha
approvato la proposta, che sarà quindi oggetto di esame in seduta
plenaria dell'Autorità , secondo una tempistica a oggi non nota. La
Società si astiene  allo stato  dal commentare un procedimento
amministrativo ancora nelle sue fasi iniziali, di cui è oggetto
piuttosto che parte attiva e che peraltro sta monitorando con
attenzione, in coerenza con le raccomandazioni altresì del Comitato
per il controllo e i rischi. Come rappresentato nella relazione
degli Amministratori all'Assemblea ordinaria del 20 dicembre
prossimo, questo ha, fra l'altro, provveduto a nominare un advisor
legale indipendente al fine di monitorare gli sviluppi delle
possibili conseguenze per la Società degli accordi intercorsi tra i
soci di Telco S.p.A. intervenuti in data 24 settembre 2013, e ha
anzi chiesto di riferire in materia nel Consiglio di
Amministrazione convocato per il giorno 5 dicembre prossimo, in
vista dell'assunzione di ogni determinazione eventualmente
opportuna. Nel contempo la Società ribadisce la strategicità della
partecipazione in Tim Brasil e del mercato brasiliano per il
Gruppo, smentendo che siano in corso contatti con potenziali
acquirenti della controllata, che se ne persegua la dismissione o
la combinazione con altri operatori, che siano pervenute offerte
d'acquisto, sia pure unsolicited. In Brasile i Gruppi Telecom
Italia e Telefónica continuano a essere concorrenti e parti di un
confronto leale, nel rigoroso rispetto delle discipline locali con
particolare riferimento, per Telecom Italia, alla già citata "Nuova
Procedura per il rispetto dell'Accordo del 28 aprile 2010 con il
Conselho Administrativo de Defesa Econômica". Telecom Italia
desidera chiarire che i rumors 10
di presunti progetti di deconsolidamento e/o valorizzazione totale
o parziale dell'asset brasiliano descritti e ripresi da
giornalisti, commentatori e analisti sono illazioni destituite di
fondamento.
Telecom Italia Ufficio Stampa
+39 06 3688 2610 http://www.telecomitalia.com/media
Telecom Italia Investor Relations
+39 02 8595 4131 http://www.telecomitalia.com/investorrelations
11
Telecom Italia (BIT:TITR)
Historical Stock Chart
Von Jun 2024 bis Jul 2024
Telecom Italia (BIT:TITR)
Historical Stock Chart
Von Jul 2023 bis Jul 2024