pesos). Il portafoglio clienti broadband complessivo di Telecom Argentina al 30 settembre 2013 si attesta a 1.669 migliaia di accessi, in aumento di 40 mila unità rispetto a fine 2012. La base clienti di Personal in Argentina è cresciuta di 880 mila unità rispetto a fine 2012, arrivando a un totale di 19.855 migliaia di linee, il 32% delle quali con un contratto postpagato. Contestualmente, grazie all'aumento della base clienti ad alto valore e alla leadership nel segmento degli Smartphones, l'ARPU è aumentato del 18,5 % raggiungendo i 66,1 pesos (55,8 pesos nei primi nove mesi del 2012). Gran parte di tale crescita è riconducibile ai Servizi a Valore Aggiunto (inclusi SMS e Internet), che complessivamente rappresentano il 58% dei ricavi per servizi di telefonia mobile nei primi nove mesi del 2013. In Paraguay la base clienti di Núcleo presenta una crescita del 4,6% rispetto al 31 dicembre 2012, raggiungendo le 2.407 migliaia di linee, delle quali il 20% con contratto postpagato. L'EBITDA raggiunge i 5.537 milioni di pesos evidenziando una crescita di 823 milioni di pesos (+17,5% rispetto al corrispondente periodo del 2012). L'incidenza sui ricavi è pari al 27,9%, inferiore di 1,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2012, principalmente per la maggiore incidenza dei costi del personale e degli altri costi operativi, soprattutto a seguito dell'aumento dell'imposta sui ricavi lordi e dei maggiori oneri per accantonamenti ai fondi per rischi regolatori.
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L'EBITDA del terzo trimestre 2013 è pari a 1.922 milioni di pesos e si incrementa di 339 milioni di pesos rispetto al corrispondente periodo del 2012 (1.583 milioni di pesos). L'EBIT è pari a 2.452 milioni di pesos, con un incremento di 290 milioni di pesos (+13,4%) rispetto ai primi nove mesi del 2012, sostanzialmente dovuto al miglioramento dell'EBITDA, in parte compensato da maggiori ammortamenti e da svalutazioni di attività non correnti. L'incidenza dell'EBIT sui ricavi è pari al 12,4% (-1,1 punti percentuali rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente). L'EBIT del terzo trimestre 2013 è pari a 928 milioni di pesos e si incrementa di 218 milioni di pesos rispetto all'analogo periodo del 2012. Il personale è pari a 16.654 unità (16.803 al 31 dicembre 2012).

OLIVETTI In data 13 giugno 2012 l'assemblea della controllata Olivetti I-Jet S.p.A. ha deliberato la messa in liquidazione della società, inoltre il 2 luglio 2013 è stato deliberato l'avvio della liquidazione della controllata svizzera Olivetti Engineering S.A.. I ricavi dei primi nove mesi del 2013 ammontano a 174 milioni di euro e registrano un calo di 11 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2012. La flessione dei ricavi è legata principalmente a minori vendite di copying and printing per 11 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro sul mercato italiano, dove la clientela delle piccole e medie imprese e dei professionisti è la più esposta all'attuale crisi di mercato, registrando una flessione sia nelle vendite di fotocopiatrici e prodotti connessi, sia nelle attività di noleggio macchine e per 3 milioni di euro a minori forniture di prodotti a Telecom Italia. A tale flessione si è contrapposto l'incremento di circa 2 milioni di euro dei ricavi dei nuovi servizi e soluzioni cloud (in particolare sul mercato italiano) mentre l'andamento dei sistemi e delle applicazioni specializzate registra nel periodo in questione una sostanziale tenuta. Nel terzo trimestre 2013 i ricavi sono pari a 50 milioni di euro (con una riduzione del 9,1% rispetto ai 55 milioni di euro registrati nel terzo trimestre 2012). L'EBITDA è negativo per 28 milioni di euro, in miglioramento di 30 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2012; in particolare nei primi nove mesi del 2012 l'EBITDA recepiva gli effetti dell'accantonamento per oneri di ristrutturazione di 30 milioni di euro, effettuato a seguito dell'avvio del processo di liquidazione di Olivetti I-Jet S.p.A. Escludendo tale accantonamento, la variazione organica è pari a zero. Sul risultato dei primi nove mesi del 2013 influiscono oneri per complessivi 9 milioni di euro a seguito dell'incendio che il 19 marzo 2013 ha completamente distrutto il magazzino ricambi. I danni complessivamente subiti dal gruppo a seguito dell'incendio erano garantiti da adeguate coperture assicurative e in data 31 ottobre 2013 il gruppo Olivetti e il pool delle società di assicurazione hanno definitivamente fissato in 19 milioni di euro la liquidazione dell'intero sinistro; i connessi effetti economici e finanziari si manifesteranno nel quarto trimestre 2013. Escludendo gli oneri derivanti dalla distruzione del magazzino, la variazione dell'EBITDA sarebbe stata positiva per 9 milioni di euro (+32,1%), grazie sia alla sostanziale tenuta della marginalità percentuale sulle vendite, sia alla riduzione dei costi fissi. Questi due fenomeni più che compensano la minore marginalità assoluta legata al calo delle vendite.

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Nel terzo trimestre 2013 l'EBITDA reported è negativo per 5 milioni di euro (negativo per 20 milioni di euro nell'analogo periodo del 2012) .


L'EBIT è negativo per 32 milioni di euro, in miglioramento di 32 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2012. La variazione organica dell'EBIT, calcolata escludendo l'accantonamento per oneri di ristrutturazione nei primi nove mesi del 2012, è pari a zero. Se si escludono inoltre le perdite dei primi nove mesi del 2013 derivanti dalla distruzione del magazzino ricambi, l'EBIT presenta un miglioramento di 9 milioni di euro (+28,1%). Nel terzo trimestre 2013 l'EBIT reported è negativo per 7 milioni di euro (negativo per 23 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2012). Il personale è pari a 724 unità, in riduzione di 54 unità rispetto al 31 dicembre 2012.

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EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE PER L'ESERCIZIO 2013 Per quanto riguarda l'andamento del Gruppo Telecom Italia per l'esercizio in corso, gli obiettivi legati ai principali indicatori economici e finanziari prevedono per l'intero anno 2013: Ricavi sostanzialmente stabili rispetto al 2012; Riduzione percentuale dell'EBITDA "mid-single digit"; Indebitamento finanziario netto rettificato inferiore a 27 miliardi di euro.

Si fa presente che i risultati a consuntivo potrebbero differire, anche significativamente, da quelli previsti per l'intero esercizio 2013. Le informazioni previsionali si basano infatti su alcune assunzioni, ritenute ragionevoli, con particolare riferimento alle dinamiche competitive del mercato delle telecomunicazioni, ai continui sviluppi della concorrenza che caratterizzano il business delle TLC in conseguenza del possibile ingresso di nuovi competitors e dell'introduzione di nuove ed innovative tecnologie, alle prospettive di crescita dell'economia e del mercato delle TLC, in Italia e negli altri mercati in cui il Gruppo opera, ai possibili sviluppi normativi e regolamentari, all'andamento dei mercati finanziari. Per loro natura tali valutazioni comportano rischi ed incertezze dipendenti da molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo. Fra i principali fattori si segnalano: · I mutamenti nella situazione macroeconomica generale nel mercato italiano, europeo e in quello sudamericano nonché la volatilità dei mercati finanziari della "zona Euro": La crisi economica globale e la perdurante debolezza dell'economia italiana nel corso degli ultimi anni hanno influenzato negativamente il business delle telecomunicazioni; il proseguimento di tale crisi potrebbe ridurre gli acquisti di prodotti e servizi ed influenzare negativamente i risultati del Gruppo, i flussi di cassa e la situazione finanziaria. Le operations e gli investimenti potrebbero essere influenzati negativamente dagli sviluppi della situazione complessiva, anche economica, dei Paesi in cui il Gruppo è presente.

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Le fluttuazioni dei tassi di cambio e dei tassi di interesse potrebbero influenzare negativamente i risultati del Gruppo Telecom Italia. Le variazioni delle condizioni di business: La forte concorrenza in Italia e in altri Paesi potrebbe ridurre la quota di mercato per i servizi di telecomunicazioni del Gruppo e potrebbe causare una riduzione dei prezzi e dei margini, con un conseguente effetto negativo sui risultati operativi e sulla posizione finanziaria. In particolare, i mercati delle comunicazioni mobili sono mercati maturi e la pressione concorrenziale è ulteriormente aumentata. Il Brasile sta evidenziando un generale rallentamento dell'economia che si è riflesso in parte anche sul mercato della telefonia mobile; quest'ultimo sta risentendo inoltre di un livello crescente di concorrenza e di una pressione competitiva sui prezzi; il protrarsi di tali effetti potrebbe avere effetti negativi sulle prospettive di sviluppo della Società e/o del Gruppo in Brasile. L'andamento del business e i flussi di cassa potrebbero essere influenzati negativamente se non si fosse in grado di implementare nuovi servizi, stimolando un maggiore utilizzo delle nostre reti fisse e wireless. Il perdurare dei rapidi cambiamenti nelle tecnologie potrebbe aumentare il livello di concorrenza, ridurre l'utilizzo dei servizi tradizionali e imporci di fare ulteriori ingenti investimenti. I mutamenti delle norme legislative e regolatorie: Poiché il Gruppo opera in un settore fortemente regolamentato, le decisioni delle Autorità di vigilanza e regolatorie, comprese quelle sulle tariffe regolamentate, nonché i cambiamenti nel quadro normativo potrebbero influenzare negativamente l'andamento del business. Gli esiti di controversie e contenziosi con autorità regolatorie, concorrenti e altri soggetti: Il Gruppo deve affrontare controversie e contenziosi con autorità fiscali, autorità di regolamentazione, autorità garanti della concorrenza, altri operatori di TLC ed altri soggetti. I possibili impatti di tali procedimenti sono generalmente incerti. Questi temi potrebbero, individualmente o nel loro insieme, in caso di soluzione sfavorevole per il Gruppo, avere un effetto negativo sui risultati operativi, sulla situazione finanziaria e sui flussi di cassa. I rischi finanziari: Il già citato contesto macroeconomico e di mercato non favorevole impone di considerare fra i possibili rischi del Gruppo il peggioramento del merito di credito da parte delle agenzie di rating. Le emissioni obbligazionarie del Gruppo non contengono covenant finanziari (quali ratio Debt/EBITDA, EBITDA/Interessi o simili), né clausole che forzino il rimborso anticipato dei prestiti in funzione di eventi diversi dall'insolvenza. I rischi e/o gli impatti derivanti da un eventuale peggioramento del merito di credito sui futuri rifinanziamenti, sui costi a essi collegati e sul processo di valutazione dell'avviamento non sono al momento stimabili. L'aumentata rischiosità per le nostre controparti finanziarie che deriverebbe da un eventuale peggioramento del merito di credito di Telecom Italia potrebbe comportare un incremento di costi connesso alla gestione del portafoglio di derivati di copertura del Gruppo, costi che non sono anch'essi stimabili al momento. ***

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Piergiorgio Peluso dichiara ai sensi del comma 2, articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

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