Banca IFIS: nei nove mesi utile netto a 84 milioni di euro. Cresce la raccolta retail. CET1 a 11,10%

Gruppo Banca IFIS

Nei nove mesi utile netto a 84 milioni di euro

Cresce la raccolta retail. CET1 a 11,10%

Risultati primi nove mesi 2019

DATI RICLASSIFICATI1: 1 gennaio – 30 settembre

Utile netto di periodo: 84 milioni di euro rispetto a 89 milioni dei primi nove mesi del 2018. La variazione è condizionata dalla diminuzione fisiologica del “reversal PPA”2; Margine di intermediazione: 391,2 milioni di euro (-3% rispetto al 30 settembre 2018); Rettifiche di valore nette: 49 milioni di euro (68,9 milioni di euro al 30 settembre 2018);Costi operativi: 212,4 milioni di euro (+1,7% rispetto al 30 settembre 2018);Raccolta diretta: in crescita a 4.949 milioni di euro (+11,9% rispetto al 31 dicembre 2018) a conferma dei requisiti di solidità della Banca e della capacità di attirare clientela retail;Incassi NPL: 182,6 milioni di euro (+45% rispetto al 30 settembre 2018) a conferma della capacità del Gruppo nell’attività di recupero.                                                          Requisiti di capitale con il consolidamento in La Scogliera3:                                                          CET 1: raggiunto l’11,10% (+0,8% vs 10,30% al 31 dicembre 2018) escludendo l’utile del terzo trimestre e grazie alla sola crescita organica. Il CET1 si conferma ben al di sopra del requisito SREP pari a 8,12%; TCR: 14,84% (14,01% al 31 dicembre 2018) verso un requisito SREP pari a 12,5%. Requisiti di capitale senza il consolidamento in La Scogliera3,4: CET1: 14,66% (13,74% al 31 dicembre 2018); TCR: 19,25% (18,20% al 31 dicembre 2018).                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         

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Mestre (Venezia), 7 novembre 2019 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS, riunitosi oggi sotto la presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg, ha approvato i risultati relativi ai primi nove mesi del 2019.

«Questi nove mesi del 2019 si chiudono con un risultato della gestione finanziaria che rispecchia il buon equilibrio del business model della Banca, essendo formato, per il 49% dal business dei Non Performing Loans e per il 51% dalle altre aree core business (28% crediti commerciali, 12% corporate banking, 10% leasing)» spiega Luciano Colombini, Amministratore Delegato di Banca IFIS.

«L’utile dei primi nove mesi è in lieve flessione rispetto allo stesso periodo del 2018 principalmente per effetto del fisiologico e atteso decremento del reversal della PPA compensato da una significativa riduzione del costo del credito.

Nel corso del quarto trimestre ci aspettiamo invece una buona crescita dei volumi del business dei Non Performing Loans. Siamo competitivi e forniamo soluzioni d’eccellenza ai nostri clienti, al mercato e all’intero sistema finanziario.

Stiamo finalizzando il Piano Industriale che sarà focalizzato su tre pilastri di crescita. Il primo: consolidare ulteriormente la posizione di Banca IFIS quale partner privilegiato delle piccole e medie imprese attraverso una sempre maggiore offerta di servizi dedicati e un’ampia gamma di prodotti creati ad hoc. Il secondo: rafforzare, in uno scenario di mercato sempre più sfidante e competitivo, la leadership del Gruppo nell’acquisto e gestione di Non Performing Loans accelerando l’integrazione e le sinergie con la società FBS S.p.A., in virtù dell’acquisto del restante 10% del capitale sociale come comunicato lo scorso 30 ottobre, per ampliare la macchina del recupero e andare a coprire tutte le categorie del credito deteriorato.

Il terzo pilastro del Piano Industriale riguarda il rafforzamento del capitale, ottimizzandone l’allocazione tra le diverse componenti di business.

Il CET1 al 30 settembre 2019 ha raggiunto l’11,10% (+80 punti base rispetto al 31 dicembre 2018), senza includere l’utile del terzo trimestre e grazie alla sola crescita organica.

Infine, in merito al processo avviato per la valorizzazione del patrimonio immobiliare a Milano, le offerte vincolanti finora ricevute evidenziano delle potenziali plusvalenze. Ci aspettiamo di chiudere tale processo tra fine anno e il primo trimestre 2020» conclude Luciano Colombini.

Principali dinamiche

DATI RICLASSIFICATI 1

Di seguito le principali voci economiche dei risultati del Gruppo Banca IFIS nei primi nove mesi del 2019.

Margine di intermediazione

Il margine di intermediazione consolidato è pari a 391,2 milioni di euro, in riduzione del 3% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio 2018: il dato è principalmente impattato dall’attesa diminuzione del “reversal PPA” 2. In dettaglio: il Settore NPL si attesta a complessivi 168,9 milioni di euro (168,2 milioni di euro al 30 settembre 2018, +0,4%) mentre il margine del Settore Imprese è pari a 225,6 milioni di euro (241,6 milioni di euro al 30 settembre 2018, -6,6%), in quanto ai risultati in crescita dell’Area di business Crediti Commerciali (+2,5% rispetto al 30 settembre 2018) e dell’Area di business Leasing (+8,9% rispetto al 30 settembre 2018) si contrappone il decremento del 33,4% dell’Area Corporate Banking prevalentemente a seguito del fisiologico minore contributo del “reversal PPA”2 rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.

Rettifiche di valore nette1

In diminuzione le rettifiche di valore nette per rischio di credito quasi interamente riferite al Settore Imprese e che, nei primi nove mesi del 2019, ammontano a 49 milioni di euro (68,9 milioni di euro al 30 settembre 2018, -28,9%). Gli accantonamenti sono riconducibili all’Area Crediti Commerciali per 32,1 milioni di euro (54,5 milioni di euro al 30 settembre 2018). Si ricorda che il dato al 30 settembre 2018 era stato significativamente influenzato da rettifiche di valore su alcune posizioni deteriorate appartenenti al comparto delle costruzioni.

Costi operativi

Sono pari a 212,4 milioni di euro (208,9 milioni di euro al 30 settembre 2018, +1,7%). Il cost/income ratio (rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione1) si attesta al 54,3% rispetto al 51,8% del 30 settembre 2018.

Le spese per il personale, pari a 95,7 milioni di euro, si incrementano del 14,9% (83,3 milioni di euro al 30 settembre 2018). In totale il numero dei dipendenti del Gruppo al 30 settembre 2019 è di 1.759 in crescita dell’8,4% rispetto al 30 settembre 2018 (1.622 unità). Tale incremento comprende 100 risorse derivanti dall’inclusione nel perimetro di Gruppo delle controllate FBS S.p.A. e FBS Real Estate S.p.A..

Le altre spese amministrative, pari a 158,1 milioni di euro contro i 133,8 milioni di euro al 30 settembre 2018, includono l’onere di 30,9 milioni di euro relativo alla chiusura di alcuni contenziosi fiscali riconducibili alla ex controllata Interbanca, il cui impatto economico è integralmente compensato nella voce “altri proventi netti di gestione” - comprensivo anche del relativo effetto fiscale - a fronte dell’attivazione delle garanzie in essere.

Gli altri proventi netti di gestione, pari a 65,4 milioni di euro (22,6 milioni di euro al 30 settembre 2018) includono gli effetti dell’attivazione di garanzie in essere a fronte della chiusura di alcuni contenziosi fiscali per 42,4 milioni di euro al 30 settembre 2019; al netto di tale importo, gli altri proventi netti di gestione sono riferiti principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all’attività di leasing.

L’utile netto di periodo del Gruppo

Al 30 settembre 2019 l’utile netto di periodo di pertinenza del Gruppo si attesta a 84 milioni di euro rispetto agli 89 milioni di euro del 30 settembre 2018, in diminuzione del 5,6%.

Focus sui singoli settori

Con riguardo al contributo dei singoli settori ai risultati economico-patrimoniali al 30 settembre 2019, si riportano di seguito le principali dinamiche:

Il margine di intermediazione del Settore Imprese, che contribuisce per il 57,7% al totale, si attesta a 225,6 milioni di euro con un decremento del 6,6% rispetto ai 241,6 milioni di euro del corrispondente periodo del 2018; ai buoni risultati in crescita nelle aree di business Crediti Commerciali e Leasing si contrappone il minor contributo del “reversal PPA”2 dell’area di business Corporate Banking. Il totale dei crediti del Settore Imprese al 30 settembre 2019 è pari a 5.629 milioni di euro, in calo del 4,9% rispetto al 31 dicembre 2018.

·In particolare, l’Area Crediti Commerciali realizza un margine di intermediazione pari a 126,7 milioni di euro (123,6 milioni di euro al 30 settembre 2018, +2,5%); il turnover del 2019 risulta pari a 10,3 miliardi di euro e supera di 0,7 miliardi di euro (+7,8%) quello del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. L’impiego puntuale dell’Area Crediti Commerciali si attesta a 3,3 miliardi di euro, -8,3% rispetto al 31 dicembre 2018. La riduzione è influenzata da alcuni fenomeni di stagionalità, fisiologici per l’Area Crediti Commerciali, oltre che da alcune azioni gestionali volte a massimizzare la marginalità degli impieghi.

·Nei primi nove mesi l’Area Leasing ha raggiunto un margine di intermediazione pari a 41,8 milioni di euro, in crescita del 8,9% rispetto al corrispondente periodo del 2018, grazie al miglioramento del margine di interesse a seguito di un incremento degli impieghi medi. Le nuove erogazioni dei primi nove mesi del 2019, pari a 486 milioni di euro, sono in leggero calo (-3,4%) rispetto ai primi nove mesi del 2018 e riguardano sostanzialmente il comparto autolease. L’ammontare dei crediti verso la clientela ammonta a 1.425 milioni di euro, +1,8% rispetto al 31 dicembre 2018.

·L’Area Corporate Banking realizza un margine di intermediazione pari a 46,9 milioni di euro con un decremento del 33,4% dovuto sostanzialmente alla minore valutazione delle attività valutate al fair value per 14,1 milioni di euro ma è fortemente impattato dall’atteso minore contributo del “reversal PPA”2 (38,5 milioni di euro rispetto a 50,1 milioni di euro al 30 settembre 2018). Tale diminuzione è fisiologica in quanto connessa alla progressiva estinzione dei finanziamenti sottostanti. L’impiego puntuale del Settore Corporate Banking ammonta a 733,1 milioni di euro, in diminuzione dell’8,2% rispetto a fine 2018.

Il margine di intermediazione del Settore NPL1 ammonta a 168,9 milioni di euro, in crescita dello 0,4% rispetto ai 168,2 milioni di euro al 30 settembre 2018, ed è caratterizzato dalle seguenti voci. La voce “Interessi attivi da costo ammortizzato”, riferita agli interessi che maturano al tasso di interesse effettivo originario, passa da 72,3 milioni di euro a 95,7 milioni di euro con un incremento del 32,5% dovuto principalmente all’aumento delle masse di crediti al costo ammortizzato, in cui l’apporto maggiore è da ricondursi per 47,6 milioni di euro al bacino dei precetti, pignoramenti e oda, e per 17,4 milioni di euro al bacino dei piani di rientro. Si segnala che tale voce è riferita per 5,7 milioni di euro alla neo acquisita FBS.

La voce “Altre componenti del margine di interesse” include l’effetto economico derivante della variazione dei cash flow attesi in funzione dei maggiori o minori incassi realizzati o attesi rispetto alle precedenti previsioni e passa da 96,2 milioni di euro a 74,2 milioni di euro con un decremento del 22,9%; a tale voce concorrono il contributo della gestione stragiudiziale per 19,7 milioni di euro, il contributo delle azioni di precetto, pignoramento e oda per circa 35,1 milioni di euro e il bacino secured e corporate per circa 19,4 milioni di euro. Si segnala che tale voce è riferita per 5,8 milioni di euro alla neo acquisita FBS.

La crescita della voce commissioni nette è quasi integralmente dovuta all’apporto della neo acquisita FBS e relativa alla attività di servicing del Gruppo a fronte di un portafoglio gestito di 7,7 miliardi di euro.Gli utili da cessione di crediti, interamente realizzati nel primo semestre dell’anno, sono sostanzialmente in linea con i primi nove mesi del 2018. Le cessioni sono relative a code di lavorazione di portafogli con un valore di costo ammortizzato pari a 3 milioni di euro.Il valore nominale dei crediti gestiti al 30 settembre 2019 ammonta a 16,6 miliardi di euro mentre il valore netto contabile ammonta a 1.187,6 milioni di euro. Gli incassi sono migliorati del 45% passando da 125,7 milioni di euro dei primi nove mesi del 2018 a 182,6 milioni nel corrispondente periodo del 2019 a conferma della capacità del Gruppo nell’attività di recupero.I flussi di cassa attesi lordi (ERC – Estimated Remaining Collections) ammontano a circa 2,4 miliardi di euro. 

Di seguito si riporta la composizione delle principali voci patrimoniali del Gruppo Banca IFIS al 30 settembre 2019.

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 7.118,2 milioni di euro, in calo del 2,7% rispetto il saldo al 31 dicembre 2018. A fronte di una crescita dell’8,8% del Settore NPL, anche grazie al contributo del Gruppo FBS, si registra una flessione del Settore Imprese (-4,9% rispetto al saldo del 31 dicembre 2018) e del Settore Governance & Servizi (-0,9% rispetto al saldo del 31 dicembre 2018).

Le attività deteriorate nette del Settore Imprese sono pari a 320,1 milioni di euro e, al 30 settembre 2019, sono cosi composte:

  • le sofferenze nette ammontano a 68,5 milioni di euro, in lieve aumento rispetto ai 67,9 milioni di euro al 31 dicembre 2018 con un rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi netti sostanzialmente stabile (1,2% rispetto al dato di 1,1% del 31 dicembre 2018). Il coverage ratio si attesta al 70,3% rispetto al 73% al 31 dicembre 2018, variazione guidata anche dai write off di alcune esposizioni interamente svalutate effettuati nel periodo;
  • le inadempienze probabili nette presentano un saldo di 126,1 milioni di euro in diminuzione del 14,5% rispetto ai 147,5 milioni di euro al 31 dicembre 2018, anche a seguito dell’aumento nel coverage medio che si attesta al 46% al 30 settembre 2019 rispetto al 36,9% al 31 dicembre 2018;
  • le esposizioni scadute deteriorate nette ammontano a 125,4 milioni di euro contro i 95 milioni di euro al 31 dicembre 2018 (+32,1%) con un coverage ratio del 7,6% rispetto all’11,3% al 31 dicembre 2018; l'incremento delle esposizioni scadute deteriorate è prevalentemente riferibile al settore pubblico che presenta livelli di copertura inferiori rispetto al settore privato.

Complessivamente, il Gross NPE ratio del Settore Imprese è pari a 10,1% (9,5% al 31 dicembre 2018) e il Net NPE Ratio è pari a 5,7% (5,2% al 31 dicembre 2018).

Raccolta

Al 30 settembre 2019 la struttura del funding risulta così composta:

  • 63,9% clientela;
  • 13,2% ABS;
  • 11,8% titoli di debito;
  • 8,4% TLTRO;
  • 2,7% altro.

Nei nove mesi chiusi al 30 settembre 2019 la raccolta diretta tramite Rendimax e Contomax risulta in crescita dell’11,9% rispetto al 31 dicembre 2018 attestandosi a 4.949 milioni di euro, a conferma dei requisiti di solidità del Gruppo.

Patrimonio e ratio3

Si rafforza il patrimonio netto consolidato del Gruppo che, al 30 settembre 2019, sale a 1.501,4 milioni di euro rispetto ai 1.459,0 milioni di euro del 31 dicembre 2018, con un incremento del 2,9%.

Il capitale primario di classe 1 (CET1) e il ratio Totale fondi propri consolidati con il consolidamento prudenziale in La Scogliera al 30 settembre 2019 si attestano per il CET1 al 11,10% (rispetto ai dati al 31 dicembre 2018 pari al 10,30%) mentre il Totale fondi propri consolidato si attesta al 14,84% (rispetto al 14,01% del dato al 31 dicembre 2018).

Il capitale primario di classe 1 (CET1) e il ratio Totale fondi propri consolidati del solo Gruppo Banca IFIS, senza considerare gli effetti del consolidamento nella controllante La Scogliera, al 30 settembre 2019 si attestano per il CET1 al 14,66% (rispetto ai dati al 31 dicembre 2018 pari al 13,74%) mentre il Totale fondi propri consolidato si attesta al 19,25% (rispetto al 18,20% del dato al 31 dicembre 2018).

Si segnala inoltre che, in data 28 gennaio 2019, Banca d’Italia ha richiesto al Gruppo Bancario Banca IFIS di adottare per il 2019 i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:

  • coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio) pari all’8,12%, vincolante nella misura del 5,62%;
  • coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) pari al 10,0%, vincolante nella misura del 7,5%;
  • coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio) pari al 12,5%, vincolante nella misura del 10,0%. 

Fatti di rilievo avvenuti nel periodo

 

Il Gruppo Banca IFIS, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione “Investor Relations” e alla sezione “Media Press” del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.

Perfezionata l’acquisizione del 90% del capitale di FBS S.p.A.

Il 7 gennaio 2019 è stato perfezionato l’acquisto di FBS S.p.A., il quarto operatore nazionale specializzato nella gestione di NPL ipotecari e corporate. L’operazione, annunciata il 15 maggio 2018 e finanziata interamente grazie alla liquidità di cui Banca IFIS dispone, ha riguardato il 90% del capitale di FBS per un controvalore di 58,5 milioni di euro pagato in denaro. Paolo Strocchi, azionista di maggioranza di FBS fin dalla fondazione, è rimasto amministratore delegato e socio assieme al top management di FBS con una quota pari al 10% del capitale di FBS, oggetto di opzioni di vendita e acquisto concesse, reciprocamente, dal top management e da Banca IFIS, che prevedono alcune finestre di esercizio nell'arco di un periodo compreso fra 2 e 4 anni e valorizzazioni variabili anche in ragione dell'andamento di FBS S.p.A..

L’Assemblea degli azionisti approva il bilancio 2018. Eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione, Luciano Colombini Amministratore Delegato

L’Assemblea ordinaria degli azionisti di Banca IFIS S.p.A riunitasi il 19 aprile 2019 ha approvato il bilancio relativo all’esercizio 2018, la distribuzione di un dividendo pari a 1,05 euro per ciascuna azione ordinaria con stacco cedola (n. 22) il 29 aprile 2019, record date il 30 aprile e messa in pagamento dal 2 maggio 2019. L’Assemblea ha approvato l’allargamento del numero dei consiglieri da 9 a 12, nominando membri del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2019-2021. Dal 19 aprile 2019 Luciano Colombini è il nuovo Amministratore Delegato di Banca IFIS S.p.A..

Fitch conferma rating ‘BB+’, outlook stabile

In data 19 luglio 2019, l’agenzia Fitch Rating Inc. ha confermato il giudizio di rating a lungo termine (Long-term Issuer Default Rating, IDR) pari a ‘BB+’, outlook stabile.

Risultanze rapporto ispettivo di Banca d’Italia

In data 2 agosto 2019 sono pervenute le risultanze dell’ispezione di Banca d’Italia iniziata il 28 gennaio 2019 e conclusasi il 30 aprile 2019 che non ha evidenziato rilievi di conformità e non ha portato all’avvio di alcun provvedimento sanzionatorio.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo

 

Abbandonate le trattative tra Banca IFIS e Credito Fondiario

Con riferimento a quanto reso noto in un comunicato stampa del 2 agosto 2019, in merito alla sottoscrizione tra Banca IFIS S.p.A. e il Gruppo Credito Fondiario S.p.A. di una lettera di intenti non vincolante finalizzata a studiare la realizzazione di una partnership nel settore del debt servicing , in data 30 ottobre 2019 il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS ha deliberato di abbandonare definitivamente le trattative con Credito Fondiario e pertanto di non passare alla fase di due diligence, in ragione delle difficoltà incontrate nella definizione di un accordo negoziale soddisfacente per entrambe le parti in termini di assetti di governance.

Banca IFIS acquisisce l’intero capitale di FBS S.p.A.

In data 30 ottobre 2019, Banca IFIS ha perfezionato l’acquisto del 10% del capitale sociale di FBS S.p.A., detenuto dai soci di minoranza per un corrispettivo complessivo pari a 12,2 milioni di euro. Tale operazione, diventando Banca IFIS l’azionista unico di FBS S.p.A., consentirà di completare nel breve periodo le attività di integrazione di FBS nel Gruppo Banca IFIS e di realizzare uno sviluppo ancora più incisivo nel mercato italiano dei Non Performing Loans, a presidio di tutti i segmenti del credito deteriorato, con strutture flessibili di investimento e gestione.

Non sono intervenuti altri fatti di rilievo nel periodo intercorrente tra la chiusura del periodo e la data di approvazione del Resoconto intermedio di gestione consolidato da parte del Consiglio di Amministrazione.

Dichiarazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

 
 

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Mariacristina Taormina, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Schemi di Bilancio Riclassificati

Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore NPL sono state interamente riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e quale parte integrante del rendimento.

Stato Patrimoniale Consolidato Riclassificato

 

VOCI DELL'ATTIVO (in migliaia di euro) CONSISTENZE AL VARIAZIONE
30.09.2019 31.12.2018 ASSOLUTA %
Cassa e disponibilità liquide 62 48 14 29,2%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 176.310 193.654 (17.344) (9,0)%
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 28.375 29.809 (1.434) (4,8)%
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente   valutate al fair value 147.935 163.845 (15.910) (9,7)%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 996.048 432.094 563.954 130,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 8.159.462 7.904.567 254.895 3,2%
a) crediti verso banche 1.041.312 590.595 450.717 76,3%
b) crediti verso clientela 7.118.150 7.313.972 (195.822) (2,7)%
Partecipazioni 6 - 6 n.a.
Attività materiali 128.827 130.650 (1.823) (1,4)%
Attività immateriali 64.026 23.277 40.749 175,1%
di cui:        
- avviamento 42.252 1.515 40.737 n.s.
Attività fiscali: 388.624 395.084 (6.460) (1,6)%
a) correnti 48.319 46.820 1.499 3,2%
b) anticipate 340.305 348.264 (7.959) (2,3)%
Altre attività 335.766 302.887 32.879 10,9%
Totale dell'attivo 10.249.131 9.382.261 866.870 9,2%
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO (in migliaia di euro) CONSISTENZE AL VARIAZIONE
30.09.2019 31.12.2018 ASSOLUTA %
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 8.232.502 7.437.694 794.808 10,7%
  a) debiti verso banche 913.855 785.393 128.462 16,4%
  b) debiti verso clientela 5.257.047 4.673.299 583.748 12,5%
  c) titoli in circolazione 2.061.600 1.979.002 82.598 4,2%
Passività finanziarie di negoziazione 26.798 31.155 (4.357) (14,0)%
Passività fiscali: 70.806 52.722 18.084 34,3%
  a) correnti 24.795 13.367 11.428 85,5%
  b) differite 46.011 39.355 6.656 16,9%
Altre passività 373.954 367.872 6.082 1,7%
Trattamento di fine rapporto del personale 10.298 8.039 2.259 28,1%
Fondi per rischi e oneri: 33.329 25.779 7.550 29,3%
  a) impegni e garanzie rilasciate 2.495 3.896 (1.401) (36,0)%
  c) altri fondi per rischi e oneri 30.834 21.883 8.951 40,9%
Riserve da valutazione (950) (14.606) 13.656 (93,5)%
Riserve 1.259.773 1.168.543 91.230 7,8%
Sovrapprezzi di emissione 102.285 102.116 169 0,2%
Capitale 53.811 53.811 - 0,0%
Azioni proprie (-) (3.012) (3.103) 91 (2,9)%
Patrimonio di pertinenza di terzi (+ / -) 5.541 5.476 65 1,2%
Utile (perdita) di periodo (+/-) 83.996 146.763 (62.767) (42,8)%
Totale del passivo e del patrimonio netto 10.249.131 9.382.261 866.870 9,2%

Conto Economico Consolidato Riclassificato

 

VOCI (in migliaia di euro) PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
2019 2018 ASSOLUTA %
Margine di interesse 324.638 329.247 (4.609) (1,4)%
Commissioni nette 68.729 59.980 8.749 14,6%
Altre componenti del margine di intermediazione (2.124) 14.323 (16.447) (114,8)%
Margine di intermediazione 391.243 403.550 (12.307) (3,0)%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (49.014) (68.915) 19.901 (28,9)%
Risultato netto della gestione finanziaria 342.229 334.635 7.594 2,3%
Spese amministrative: (253.792) (217.100) (36.692) 16,9%
  a) spese per il personale (95.697) (83.281) (12.416) 14,9%
  b) altre spese amministrative (158.095) (133.819) (24.276) 18,1%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (11.139) (5.306) (5.833) 109,9%
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (12.793) (9.073) (3.720) 41,0%
Altri oneri/proventi di gestione 65.370 22.614 42.756 189,1%
Costi operativi (212.354) (208.865) (3.489) 1,7%
Utile (Perdite) da cessioni di investimenti (1.294) - (1.294) n.a.
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 128.581 125.770 2.811 2,2%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (44.528) (36.721) (7.807) 21,3%
Utile (Perdita) di periodo 84.053 89.049 (4.996) (5,6)%
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi 57 55 2 3,6%
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo 83.996 88.994 (4.998) (5,6)%

Conto Economico Consolidato Riclassificato: 3°Trimestre

 

VOCI (in migliaia di euro) 3° TRIMESTRE VARIAZIONE
2019 2018 ASSOLUTA %
Margine di interesse 91.081 99.670 (8.589) (8,6)%
Commissioni nette 22.190 20.206 1.984 9,8%
Altre componenti del margine di intermediazione (1.225) 5.557 (6.782) (122,0)%
Margine di intermediazione 112.046 125.433 (13.387) (10,7)%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (13.968) (28.879) 14.911 (51,6)%
Risultato netto della gestione finanziaria 98.078 96.554 1.524 1,6%
Spese amministrative: (75.274) (66.564) (8.710) 13,1%
  a) spese per il personale (31.534) (27.830) (3.704) 13,3%
  b) altre spese amministrative (43.740) (38.734) (5.006) 12,9%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (5.653) (6.254) 601 (9,6)%
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (4.517) (3.148) (1.369) 43,5%
Altri oneri/proventi di gestione 11.454 11.277 177 1,6%
Costi operativi (73.990) (64.689) (9.301) 14,4%
Utile (Perdite) da cessioni di investimenti - - - -
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 24.088 31.865 (7.777) (24,4)%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (8.343) (9.025) 682 (7,6)%
Utile (Perdita) di periodo 15.745 22.840 (7.095) (31,1)%
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi 15 55 (40) (72,7)%
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo 15.730 22.785 (7.055) (31,0)%

Fondi propri e coefficienti patrimoniali

 

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI: (in migliaia di euro) DATI AL
30.09.2019 31.12.2018
Capitale primario di classe 1 (CET1) 970.603 924.285
Capitale di classe 1 (T1) 1.023.724 980.463
Totale Fondi propri 1.297.921 1.257.711
Totale attività ponderate per il rischio 8.743.161 8.974.645
Ratio – Capitale primario di classe 1 11,10% 10,30%
Ratio – Capitale di classe 1 11,71% 10,92%
Ratio – Totale Fondi propri 14,84% 14,01%

Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri comprendono gli utili generati dal Gruppo Bancario al 30 giugno 2019 al netto del dividendo stimato.

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI: PERIMETRO DEL GRUPPO BANCA IFIS(in migliaia di euro) DATI AL
30.09.2019 31.12.2018
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.280.549 1.231.537
Capitale di classe 1 (T1) 1.280.549 1.231.537
Totale Fondi propri 1.680.962 1.631.858
Totale attività ponderate per il rischio 8.734.039 8.966.099
Ratio – Capitale primario di classe 1 14,66% 13,74%
Ratio – Capitale di classe 1 14,66% 13,74%
Ratio – Totale Fondi propri 19,25% 18,20%

Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri comprendono gli utili generati dal Gruppo Bancario al 30 giugno 2019 al netto del dividendo stimato.

Allegato

  • 20191107_Banca IFIS_Nei nove mesi utile netto a 84 milioni di euro_ITA
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