Saras: Moratti, 2021 in miglioramento ma prospettive stravolte da crisi ucraina
14 März 2022 - 4:14PM
MF Dow Jones (Italian)
"Nel 2021 abbiamo conseguito risultati economico finanziari in
deciso miglioramento rispetto al 2020, nonostante la robusta
ripresa dei margini di raffinazione si sia registrata solo nel
secondo semestre. A contrastare questo costante miglioramento dello
scenario petrolifero è subentrata la tanto inattesa, quanto
violenta, impennata dei costi legati all'energia elettrica e alla
CO2".
Con queste parole, Massimo Moratti, presidente del gruppo Saras,
ha commentato il bilancio consolidato del gruppo al 31 dicembre
2021.
"In questo contesto di crescente complessità gestionale, sono
proseguite le attività di razionalizzazione dei costi industriali e
di contenimento degli investimenti adottate dal gruppo alla fine
del 2020.
I ritmi sostenuti di crescita della domanda petrolifera
registrati negli ultimi trimestri ci hanno consentito di elaborare
un piano di breve e medio termine basato su fondamentali di mercato
molto positivi, che prevedono un ritorno della redditività di
gruppo importante nel 2023, anche grazie al ruolo essenziale che la
nostra centrale termoelettrica di Sarroch riveste in Sardegna".
"Queste prospettive", prosegue Moratti, "sono state stravolte
dalla crisi ucraina, in primo luogo per l'esplosione dei prezzi del
gas, a cui sono legati quelli dell'energia elettrica, con un forte
impatto negativo su tutte le filiere industriali energivore come la
nostra. In secondo luogo si è venuta a creare una forte turbolenza
sui mercati petroliferi sia del grezzo sia dei prodotti perché,
sebbene il settore non sia per ora soggetto a sanzioni, vi è sul il
mercato una diffusa riluttanza da parte di molti Paesi occidentali
a far ricorso ad esportazioni russe. Noi stessi per il momento
abbiamo scelto, con sacrifici importanti, di non rivolgerci più a
tale mercato. Saras in generale, per motivi tecnico-economici, ha
sempre usato poco grezzo russo; tuttavia, la contemporanea
scomparsa dal mercato di questa qualità di crudi, unita all'embargo
di fatto sull'Iran e al recente blocco delle esportazioni dal nord
dell'Iraq e, non ultimo, il probabile blocco e rallentamento
generale delle esportazioni dal Mar Nero, sta creando una mancanza
molto forte di petrolio grezzo ma anche di prodotti finiti".
"Contemporaneamente però questa situazione sta aumentando molto
la domanda di prodotti petroliferi, con positivi risvolti sul
settore della raffinazione, effetti che riteniamo possano rimanere
anche dopo la risoluzione, sperabilmente al più presto, della
crisi.
È evidente inoltre che, nella sua gravità, l'emergenza che
stiamo attraversando torna a evidenziare ancora una volta - dopo le
spinte inflazionistiche dei mercati energetici iniziate nella
seconda parte dello scorso anno - l'importanza e il ruolo centrale
che le fonti e i carburanti tradizionali hanno nel garantire la
sostenibilità di un percorso ordinato, razionale ed economicamente
sostenibile di transizione energetica verso le fonti rinnovabili,
settore in cui siamo fortemente impegnati".
"A questo proposito, sono lieto di poter annunciare che, dopo le
acquisizioni del 2021, procede il nostro piano di ampliamento con
il completamento dell'iter autorizzativo per un nuovo parco
fotovoltaico da 80MW nel sud della Sardegna. Oltre alle
rinnovabili, stiamo procedendo nei progetti dedicati al green
hydrogen, nello studio della carbon capture, così come continuiamo
a monitorare attentamente le opportunità del mercato per
un'immediata espansione della nostra capacità di bioraffinazione. È
con queste prerogative che vogliamo continuare con responsabilità
ad essere innovativi, sostenibili e un punto di riferimento tra i
fornitori di energia".
com/ann
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March 14, 2022 10:59 ET (14:59 GMT)
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