Saras chiude il 2019 con un utile netto reported di 26,2 mln euro, in calo dell'81% rispetto ai 104,4 mln del 2018.

L'Ebitda reported, spiega una nota, e' di 252,8 mln (-40% a/a), l'Ebitda comparable e' di 313,8 mln (-19% a/a), il risultato netto comparable e' in calo del 49% a 67,3 mln. La posizione finanziaria netta ante effetto Ifrs 16 e' di 79 mln (46 mln in 2018) mente quella post effetto Ifrs16 e' di 30,3 mln.

La societa' proporra' all'assemblea convocata per il 21 aprile un dividendo di 0,04 euro/azione, corrispondente a circa il 56% del risultato netto comparable, pari a un dividend yeald di circa il 3,8%. La cedola sara' pagata il 20 maggio.

"Nel 2019 il contesto economico nazionale e internazionale e' risultato in progressivo rallentamento, a causa tra l'altro delle tensioni commerciali a livello globale, che hanno destabilizzato ogni settore potenzialmente esposto, tra cui quello del greggio e della raffinazione. Saras grazie alla resilienza e alla flessibilita' del suo modello di business e' riuscita a generare un risultato economico positivo pur operando in un contesto piu' complesso del previsto. Guardando al futuro, riteniamo che il gruppo sia un punto di riferimento stabile quale fornitore di energia in una zona geografica privilegiata, con abbondanza di materie prime e che si affaccia ad un continente previsto nei prossimi anni in grande crescita ma ancora carente di infrastrutture", ha commentato il presidente, Massimo Moratti.

La societa' ha anche presentato il piano industriale 2020-2023. Le proiezioni, secondo il business plan, della maggior parte degli analisti del settore prevedono uno scenario positivo per l'industria della raffineria nei prossimi 4 anni. Gli effetti della nuova normativa Imo non si sono ancora manifestati a causa di fattori esogeni quali stoccaggi elevati e gli effetti del Coronavirus sulla domanda dei prodotti raffinati. E' atteso un miglioramento dei margini di raffinazione per le raffinerie complesse a partire dal secondo trimestre. Inoltre sono state individuate quali priorita' strategiche per mantenere il posizionamento competitivo nel settore della raffinazione e la resilienza del business nei diversi scenari, il completamento del ciclo di investimenti (712 mln nel periodo di piano), l'ottimizzazione delle produzione, la gestione integrata della supply chain e l'efficientamento dei costi.

"Il nostro piano", prosegue il presidente, "coniuga il rafforzamento del posizionamento competitivo nel settore della raffinazione e della produzione di energia elettrica con lo sviluppo delle energie rinnovabili per creare valore nel lungo periodo e ridurre il carbon footprint dell'azienda contribuendo al raggiungimento degli obiettivi del piano nazionale integrato per l'energia e il clima".

La societa' operera' la transizione energetica attraverso lo sviluppo di una pipeline di nuova capacita' rinnovabile fino a 400 Mw al fine di creare valore sostenibile e ridurre il carbon footprint.

com/lab

 

(END) Dow Jones Newswires

March 02, 2020 09:41 ET (14:41 GMT)

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