Il Ftse Mib guadagna il 4,28% a 15.749 punti. Nel

frattempo, sono partite le contrattazioni anche a Wall Street, con il Dow

Jones che al momento segna un +1,18% e l'S&P 500 un +1,19%.

Sul fronte macro, il Pil statunitense del primo trimestre e' stato

rivisto al rialzo dal +0,8% al +1,1% t/t. Le vendite al dettaglio delle

catene nazionali Usa nella quarta settimana di giugno invece sono scese

dello 0,9% a livello mensile. Infine, l'indice sulla fiducia dei

consumatori nel mese di giugno e' aumentata da 92,4 a 98 punti, ben oltre

il consenso di 93,1 punti.

Un gestore contattato da MF-Dowjones afferma che "la fase di rimbalzo

dell'equity europeo ha coinvolto anche il mercato statunitense, che ha

beneficiato soprattutto del Pil del primo trimestre. Anche il dato sulla

fiducia dei consumatori Usa ha favorito l'andamento dei mercati. Tuttavia

si potrebbe affermare che oggi assistiamo ad una fase positiva momentanea.

Nei prossimi giorni infatti bisognera' vedere come le banche centrali

reagiranno per arginare i rischi della 'Brexit'".

Prosegue la performance positiva del comparto bancario: Ubi B. +10,08%,

Mediobanca +8,16%, B.P.Milano +6,83%, Intesa Sanpaolo +6,32%, B.Popolare

+4,5%, B.Mps +4,32% e Unicredit +3,67%. B.P.E.Romagna invece si muove in

ribasso dello 0,23%.

Segno piu' anche per i titoli dell'Oil&Gas: Eni +4,31%, Saipem +4,25% e

Tenaris +1,99%.

Snam invece guadagna il 5,05% in attesa di pubblicare domani il piano

strategico del periodo 2016-2020. Uno degli elementi piu' importanti su

cui analisti e investitori concentreranno la loro attenzione riguarda il

destino di Italgas. Gli analisti di Banca Akros ritengono appunto che il

catalizzatore chiave sia rappresentato dallo spin-off di Italgas, il cui

potenziale beneficio per Snam e' rappresentato dal debito che la societa'

puo' deconsolidare (tramite un releverage della stessa Italgas).

Sul resto del listino, Saras segna un +3,16%. Icbpi sottolinea che il

margine di raffinazione Emc benchmark settimana scorsa e' risultato

mediamente pari a 3,4 dollari al barile da 2,7 usd della settimana

precedente. Si tratta di una notizia positiva, in quanto conferma che il

repentino calo registrato dall'Emc benchmark nella seconda settimana di

giugno e' stato del tutto momentaneo.

gir

giovanni.russo@mfdowjones.it

 

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June 28, 2016 10:10 ET (14:10 GMT)

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