Nel 2013 Telecom I. si attesta al quinto posto all'interno della
Top 20 delle società italiane, stilata sulla base del
fatturato.
E' quanto emerge dalla 49* edizione dell'analisi condotta
dall'Ufficio Studi Mediobanca sulle principali società
italiane.
In termini di fatturato, la società di tlc cede il 20,6% (-8,8
su base omogenea) a 22,9 mld (-10% il fatturato nazionale, -35,4%
quello estero principalmente per la cessione di Telecom Argentina).
Finmeccanica si conferma sesta cedendo il 6,9% di fatturato,
accusando una flessione sia nelle vendite nazionali (-9,3%) che
fuori (-6,3%). Edison, in crescita del 2,7%, è settima (dalla nona
posizione) grazie anche al calo delle vendite di Esso Italiana
(-8,7%, ottava) che le fa perdere quasi tutto il vantaggio (oltre
un miliardo di maggiori ricavi nel 2012) sulla nona piazza occupata
dalla Edizione dei Benetton, anch'essa scesa di una posizione e in
contrazione dello 0,6% sul 2012.
Dallo studio emerge che la tenuta della ristorazione (Autogrill)
e del commercio al dettaglio aeroportuale (World Duty Free) e la
crescita delle autostrade, +5,1%, hanno fatto fronte all'ulteriore
caduta dell'11,5% dell'abbigliamento ridottosi a 1,6 mld, il 13%
dei ricavi complessivi del gruppo. Il peso dell'abbigliamento è
destinato a ridursi ancora con il consolidamento di Gemina (Adr)
dal 2014. Nel 2013 le attività aeroportuali hanno fatturato 664
milioni e avrebbero portato il fatturato di Edizione a oltre 12,9
mld in settima posizione (+2 posizioni, prima di Edison e Esso).
Anche per la conglomerata dei Benetton la crescita viene
dall'estero (+1,3%) e compensa la caduta domestica (-2,7%).
Dopo Edizione due conferme: Saras in decima posizione (-6% con
un +8,7% italiano e un -17,2% estero, principalmente causato dal
calo della distribuzione sul mercato spagnolo) e le Poste Italiane
undicesime nonostante la flessione del 2,6% abbia portato il loro
fatturato a 9,4 miliardi. Si segnala che ove i premi assicurativi
del gruppo (13,2 miliardi) fossero sommati ai ricavi postali e
finanziari, emergerebbe un gruppo da 22,6 mld, sesto assoluto nel
rank 2013, davanti a Finmeccanica.
Poste Vita è il terzo polo assicurativo nazionale dopo Generali
e Unipol (oggi UnipolSai), mentre le attività del Banco Posta ne
farebbero l'ottava banca italiana per provvista da clientela (44
mld) davanti a Mediobanca. I soli ricavi postali, pari a circa 4,3
mld, collocherebbero le Poste in 29esima posizione. Per raffronto:
le attività italiane di Deutsche Post valgono circa 1,7 mld. Kuwait
Petroleum sale di una posizione (da 13 a 12) per l'uscita di Erg
(passata alla posizione 22 con 5,3 miliardi di vendite, in
contrazione del 35,5% per la cessione della raffineria Isab al
gruppo russo Lukoil). Recuperano tre posizioni i successivi due
gruppi, Ferrovie dello Stato in 13esima dalla 16esima con ricavi
per 7,6 mld. in crescita dell'1,2% e Luxottica in 14esima dalla
17esima con ricavi a 7,3 mld. in crescita del 3,2%. Per il gruppo
di Del Vecchio il mercato domestico conta meno del 20%, ma esso ha
segnato un recupero del 9,5% che si è aggiunto al +1,8%
dell'estero.
In quindicesima piazza si trova Prysmian scesa dalla
quattordicesima (7,3 mld, -7,3% sul 2012), con ricavi domestici
che, come lo scorso anno, fanno meglio di quelli esteri (+2,3%
rispetto a -8,7%). I supermercati di Caprotti sono al 16* posto (+2
posizioni da 18esimi) con la Supermarkets Italiani (+0,8% sul 2012
e vendite per 6,8 miliardi) che precede TotalErg (da 15esima a
17esima, cede il 18,7% sull'anno precedente). Nel 1996 il gruppo
Caprotti figurava in 29* posizione, scalando mediamente 2 posizioni
ogni 3 anni. In movimento le due posizioni successive, entrambe
occupate da società manifatturiere in ascesa: Pirelli & C.
passa da 20* a 18* grazie alla crescita dell'1,2% del fatturato che
arriva per il 94% dai mercati esteri ove la progressione del 2,1%
contrasta con la debolezza domestica (-10,6%); Ge Italia Holding
(già Nuovo Pignone) è l'unica new entry della Top20 e si piazza in
19esima arrivando dalla 29esima (+39,9% sul 2012) grazie
all'ampliamento del perimetro di consolidamento (Sondex e Ge Avio).
Chiude la Top20 A2A con un fatturato in calo del 14,2%.
La classifica Top20 ha perso dallo scorso anno, per le note
vicende, il gruppo Riva Fire (che controlla Ilva): era all'11*
posto nel 2011, con vendite superiori ai dieci miliardi di
euro.
In estrema sintesi nella Top20 vi è un solo ingresso, quello
della Ge Italia Holding, e una sola uscita, quella di Erg. Nove
delle prime venti società appartengono al settore energetico,
cinque alla gestione di infrastrutture o ai servizi, con soli sei
gruppi operanti nella manifattura (Fiat/Exor, Finmeccanica,
Luxottica, Prysmian, Pirelli e Ge Italia). Tre di questi hanno un
fatturato italiano uguale o inferiore al miliardo (prossimo a
quello di una media impresa nel caso di Pirelli). Sette gruppi sono
a proprietà pubblica, otto includendo Edison che fa capo a Edf.
Quelli a controllo straniero sono cinque.
lab