Saras rappresenta un asset di qualità per Rosneft, dopo che la
società russa ha acquisito una quota del 21% nel capitale del
grupoo di raffinazione petrolifera che fa capo alla famiglia
Moratti.
A dirlo, a margine del III Forum Eurasiatico in corso a Verona,
è il numero uno di Rosneft, Igor Sechin. "Non è per niente un
cattivo asset. C'è soltanto bisogno di aumentare l'efficienza"
degli impianti "e c'è anche la possibilità di sviluppare un polo
petrolchimico" in Sardegna, ha infatti spiegato il top manager.
"Grazie alla sua tecnologia e alla sostenibilità ambientale,
Saras ha un'importanza strategica per la Sardegna. Oltre ad aiutare
lo sviluppo economico e sociale, produce anche il gas associato dai
sedimenti bituminosi pesanti del petrolio", ha infatti sottolineato
Sechin. "Lavoriamo con Saras non solo come azionisti, poiché
abbiamo anche la possibilità di fornire loro le materie prime e di
aumentare l'efficienza dei prodotti petroliferi. La nostra azienda
dispone infatti di un nuovo impianto che ci permette di coordinare
la linea di prodotti petroliferi che produciamo".
Infine, in merito agli assetti di controllo di Saras, Sechin ha
ricordato che "ci sono degli azionisti maggioranza e io provo verso
la famiglia Moratti un grande rispetto. Sono bellissime persone,
rispettose e molto intelligenti. Noi li rispettiamo per la loro
collaborazione".
ofb