Il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in calo dello 0,25% a
21.641 punti. Hanno chiuso la seduta in territorio negativo anche
l'Ibex (-0,11%) e il Ftse 100 (-0,2%), mentre il Dax e il Cac-40
hanno guadagnato rispettivamente lo 0,17% e lo 0,06%.
L'indice Ifo di giugno pubblicato a metà mattinata si è
attestato a 109,7 punti (110,2 punti il consenso) e ha deluso le
aspettative degli operatori peggiorando così il sentiment di
mercato. I dati macroeconomici americani hanno invece battuto le
attese anche se non hanno avuto un particolare impatto sui listini.
Nel dettaglio, l'indice di fiducia dei consumatori di giugno si è
attestato a 85,2 punti (consenso 83,5 punti), le vendite di nuove
case a maggio sono invece state pari a 504.000 unitá (consenso:
440.000 unitá), l'indice S&P/Case-Shiller dei prezzi delle case
nelle 20 maggiori cittá ad aprile è salito dell'1,1% m/m e del
10,8% a/a (consenso: +11,7% a/a), mentre l'indice Redbook delle
prime tre settimane di giugno è cresciuto del 3,4% a/a.
Alcuni operatori contattati da MF-Dowjones hanno evidenziato che
a Milano i volumi sono stati particolarmente bassi.
Il titolo peggiore del Ftse Mib è stato B.Mps che ha ceduto il
13,35% a 1,87 euro. In calo anche il resto dei titoli bancari:
Unicredit -2,46%, Intesa Sanpaolo -1,8%, B.P.Milano -1,67%,
B.Popolare -2,35%, Mediobanca -1,19% e Ubi B. -0,45%. In positivo
solo B.P.E.Romagna che ha guadagnato lo 0,69%.
Acquisti sul comparto del lusso, con Salvatore Ferragmo che ha
segnato un progresso del 2,16%, Tod'S dell'1,35%, Moncler dello
0,25%, Luxottica dello 0,09% e Yoox dello 0,56%.
Bene Fiat (+1,6%) che ha effettuato un rimbalzo dalla debolezza
dell'ultimo periodo e Atlantia (+1,49% a 20,46 euro) all'indomani
dell'accordo che Ecomouv (la societá controllata al 70% da Atlantia
e per il restante da Thales, Sncf, Sfr e Steria) ha firmato con il
Governo francese che ha risolto il complesso contenzioso iniziato
il 29 ottobre 2013 con la sospensione dell'avvio dell'ecotassa
disposta dallo Stato francese.
In rialzo Telecom I. (+1,26% a 0,9265 euro). Mediobanca
Securities dopo un roadshow con la società ha evidenziato che il
business domestico del gruppo resta ben sostenuto dagli
investimenti, con una competizione che è diventata meno aggressiva
nel mobile.
Acquisti su A2A (+0,4% a 0,878 euro) che ha beneficiato
dell'upgrade a neutral da sell da parte di Goldman Sachs, con
prezzo obiettivo fissato a 0,93 euro.
Positiva Medaset (+0,12%). Aumenta sempre piú l'attesa per la
decisione della Lega Calcio relativa all'assegnazione dei diritti
televisivi per i tre campionati dal 2015 al 2018 per la Serie A di
calcio che dovrebbe essere comunicata domani.
Sul resto del listino si segnala Saras che ha messo a segno un
+7,45% a 1,046 euro. Alcuni esperti evidenziano che l'azione
ultimamente è stata molto debole, mentre un gestore fa notare che
sul titolo resta sempre un certo appeal speculativo da M&A.
Molto bene anche Astaldi (+0,06%) che ha migliorato la propria
performance dopo l'approvazione del business plan 2013-2018 che
sembra essere ambizioso e raggiungibile. Gli obiettivi al 2018
prevedono il rafforzamento dei mercati tradizionali e l'apertura di
nuove Aree estere, un portafoglio ordini totale in crescita a oltre
33 mld euro, ricavi superiori a 4 mld euro, un utile netto di 230
mln euro e un dividendo caratterizzato da una crescita media annua
pari al 7%. Un operatore fa notare che l'azione scambia a ridosso
dei massimi storici.
In luce Class E. (societá che insieme a Dow Jones & Co
controlla questa agenzia) che ha guadagnato il 12,08% a 0,3544
euro. Tiene sempre banco il recente accordo raggiunto con la cinese
Century Fortunet per la piattaforma e-commerce CcigMall. Tale
piattaforma prevede di favorire il commercio elettronico tra i
dettaglianti cinesi, permettendo loro l'accesso a oltre mille
tipologie di prodotti scelti tra 8 Paesi europei e americani, tra
cui l'Italia, primo Paese estero scelto sia per il settore food sia
per il fashion, shoes & luxury goods and design. Per questi due
comparti Class E., attraverso collegate, svolgerá funzioni di main
agent, selezionando aziende e prodotti.
Cerved ha invece chiuso la seduta con una perdita dell'1,96% a 5
euro nel giorno del suo debutto a piazza Affari. Tuttavia, alcuni
operatori hanno spiegato che a pesare sul titolo è stato il debole
andamento del mercato e l'alta offerta di carta presente a
Milano.
sda
susanna.scotto@mfdowjones.it