Il Ftse Mib ha chiuso la seduta con un +0,99% a 17.098 punti,
accelerando al rialzo dopo la pubblicazione dell'indice Ism
manifatturiero degli Usa che si è attestato a novembre a 53,2
punti, in aumento rispetto ai 51,9 del mese precedente e ai 52,1
del consenso.
Sul finale di seduta sono poi circolate indiscrezioni di stampa
secondo cui la Bce estenderà la durata del QE e dopo il meeting di
dicembre prendera' in considerazione il fatto di lanciare un
segnale formale sull'eventuale fine del programma di acquisti. Le
indiscrezioni hanno fatto accelerare ulteriormente al rialzo
l'indice milanese.
Bene anche il Pmi manifatturiero Usa, nella lettura definitiva
di
novembre, è salito a 54,1 punti dai 53,4 di ottobre e dai 53,9
del
preliminare, mentre le richieste settimanali di sussidi di
disoccupazione
negli Stati Uniti sono salite di 17.000 unitá a quota
268.000.
Domani l'attenzione degli investitori si rivolgera' invece sui
non farm payroll di novembre (consenso: +174.000 unitá), dato
importante ai fini dell'eventuale rialzo dei tassi da parte della
Federal Reserve nel mese di dicembre.
In Europa il Pmi manifatturiero si è attestato a 53,7 punti, sui
massimi dal quasi tre anni e piú precisamente dal gennaio del 2014,
mentre il tasso di disoccupazione è sceso al 9,8% a ottobre dal
9,9% di settembre, sui minimi dal luglio del 2009.
A piazza Affari in luce Bper (+8,02% a 4,094 euro) con il focus
degli investitori che torna sulla possibile operazione di fusione
con Creval (+6,14%). Tra gli altri bancari Ubi B. +3,8%, B.P.Milano
+3,37%, Mediobanca +3,15%, B.Popolare +3,09%, Unicredit +2,97%,
Intesa Sanpaolo +2,1% e B.Mps -3,69%.
Bene anche il settore dell'Oil&Gas con il petrolio che si
trova a circa
53 dollari al barie: Eni +3,58%, Tenaris +4,11% e Saipem +3,04%.
Su Eni Credit Suisse ha limato il target price del titolo da 15,8 a
15,5 euro, livello che resta comunque sopra gli attuali prezzi di
Borsa. Il rating viene confermato a outperform.
Mediaset +0,44% a 2,296 euro. "Chiuderemo l'anno con un bel piú
davanti", ha dichiarato Pier Silvio Berlusconi, vice presidente e
a.d. della societá, a margine della presentazione della serie
dedicata a Papa Bergoglio "Francesco il Papa della gente" spiegando
anche che la raccolta a novembre è andata bene.
Male le utility: Snam -3,56%, Terna -1,81%, A2A -1,78%, Italgas
-1,07% ed Enel -0,73%. A detta di un analista sul comparto continua
a pesare l'aumento del rendimento Btp.
In negativo Ferrari (-0,58% a 51,4 euro). Secondo Banca Imi la
notizia
che verrá imposta un'ulteriore tassa del 10% sulle macchine di
lusso in
Cina è senza dubbio negativa.
FinecoBank ha perso lo 0,53% a 4,854 euro. Citigroup in un
report intitolato "La bella addormentata" ha abbassato sull'azione
il prezzo obiettivo a 5,15 euro, confermando la raccomandazione
neutral.
Sul resto del listino si segnala Glenalta (+1,92% a 10,09 euro).
Ieri l'assemblea della Spac ha approvato, in sede straordinaria, il
progetto di fusione con GF Group con il voto favorevole del 95,61%
dei presenti (corrispondente a circa il 61,15% del capitale sociale
ordinario).
Italia Independent (+12,67%) si e' posizionata tra i migliori
titoli di tutta piazza Affari con Landi R. (+14,92%).
sda
susanna.scotto@mfdowjones.it
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December 01, 2016 11:50 ET (16:50 GMT)
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