Il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni cedendo l'1,19% a
20.346 punti, pagando qualche presa di profitto per le tensioni
ancora presenti in Ucraina e in vista del referendum della Crimea
previsto per il fine settimana. In negativo anche l'Ibex (-1,39%),
il Ftse 100 (-0,4%), il Cac-40 (-0,8%), mentre il Dax ha guadagnato
lo 0,43%.
I dati macroeconomici americani sono stati deboli e non hanno
avuto un particolare impatto sui mercati. Nel dettaglio, l'indice
di fiducia dei consumatori dell'Universitá del Michigan preliminare
di marzo si è attestato a 79,9 (consenso punti 81,7 punti), mentre
l'indice dei prezzi della produzione industriale di febbraio ha
segnato un -0,1% m/m, rispetto al consenso posto a +0,2% m/m.
A piazza Affari si sono registrate vendite sul settore del
lusso, penalizzato dai timori sul rallentamento della crescita
cinese e dalle tensioni in Ucraina: Yoox ha perso il 3,02%,
Salvatore Ferragamo il 3,4%, Tod'S lo 0,98%, Luxottica lo 0,23% e
Safilo G. lo 0,14%.
Debole Generali Ass. (-1,42% a 15,93 euro) su cui Equita Sim ha
tagliato il prezzo obiettivo a 17,9 euro da 18,2 euro, confermando
la raccomandazione hold. Berenberg ha poi ridotto il target price a
17,2 euro da 17,4 euro (rating hold).
In completa controtendenza B.Mps (+2,03% a 0,2316 euro) che ha
toccato massimi intraday a 0,2383 euro, riportandosi a ridosso dei
livelli di metá ottobre 2013. La speculazione è rimasta alta,
sostenuta dai rumors di stampa secondo cui il colosso americano Jc
Flowers potrebbe essere intenzionato ad entrare nel capitale della
banca acquistando parte della quota detenuta dalla Fondazione Mps.
Tuttavia, l'interesse sul titolo non si ferma al breve periodo dal
momento che gli analisti di Redburn pensano che il prezzo di Borsa
di Mps raddoppierá in 3 anni, mentre Credit Suisse ha alzato il
rating sull'azione da underperform a neutral, con prezzo obiettivo
che sale da 0,13 a 0,2 euro.
In rosso tutti gli altri titoli bancari: B.P.Milano -0,44%,
Unicredit
-1,44%, Intesa Sanpaolo -2,8%, B.P.E.Romagna -2,11%, B.Popolare
-1,43%,
Mediobanca -2,2% e Ubi B. -3,34%.
Molto bene Saipem (+1,01% a 16,97 euro) che si è aggiudicata
contratti per la costruzione della SouthStream Offshore Pipeline
per un totale di circa 2 mld euro.
Sul resto del listino si segnala B.Carige (+2,24% a 0,57 euro)
che oggi
ha toccato massimi intraday a quota 0,587 euro. Secondo la
stampa il
processo di vendita delle attivitá assicurative della banca
sarebbe
infatti pronto a ripartire. Se le cessioni si
concretizzassero
velocemente, secondo alcuni esperti la banca potrebbe anche
decidere di
ridurre l'ammontare dell'aumento di capitale previsto fino ad un
massimo
di 800 mln euro.
Vendite su Marr (-1,66% a 13,03 euro), con i conti 2013 che
hanno evidenziato un Ebitda un po' sopra le attese, ma un debito
leggermente peggiore e su Landi R. (-3,26% a 1,396 euro) che ha
chiuso lo scorso anno con una perdita netta di 25,6 mln euro, a
fronte di un utile di 3 mln registrato nel 2012, di cui 15,6 mln
per oneri non ricorrenti.
Lievi prese di beneficio su Maire T. che ha perso 0,16% a 1,816
euro. Barclays ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo a 2,15 euro
da 2 euro, confermando il rating overweight.
sda