Si conclude un'altra giornata negativa per il Ftse Mib (-2,34% a
16579 punti), con il focus degli investitori che resta sulla
delicatissima situazione in Siria e sul difficle momento della
politica italiana. Il Cac-40 ha terminato le contrattazioni in calo
del 2,42%, il Ftse 100 dello 0,79%, il Dax del 2,28% e l'Ibex del
2,96%.
I titoli di Stato italiani tuttavia non hanno riscontrato
problemi di collocamento. Nel dettaglio, l'Italia ha emesso 2,983
mld di Ctz a giugno 2015 all'1,871% con un bid to cover pari a
1,46; 736 mln di Btpei a settembre 2018 al 2,3% e 265 mln di Btpei
a settembre 2026 al 3,3 % con bid to cover rispettivamente apri a
2,3 e 3,23.
Sul fronte macro, sia i dati europei che quelli americani non
hanno avuto particolare impatto sui listini. L'indice Ifo si e'
attestato a 107,5 punti, sostanzialmente in linea con il consenso
posto a 107 punti. Relativamente ai dati statunitensi, l'indice
Redbook delle prime 3 settimane di agosto e' aumentato dello 0,3% a
livello mensile, mentre l'indice S&P/Case-Shiller dei prezzi
delle case nelle 20 maggiori citta' a giugno ha segnato un
incremento del 2,2% m/m. L'indice sulla fiducia dei consumatori ad
agosto e' stato poi pari a 81,5 punti, battendo le attese del
consenso posto a 79,3 punti.
In rosso il comparto dei bancari: Intesa Sanpaolo -4,37%,
Unicredit -4,17%, Mediobanca -4,09%, B.P.E.Romagna -2,35%,
B.Popolare -3,19%, Ubi B. -3,42%, B.P.Milano -2,2% e B.Mps -0,86.
Il differenziale sul decennale Btp/Bund si e' attestato a 260 punti
base.
Il focus degli investitori resta comunque sulle banche popolari,
dopo la pubblicazione dei conti trimestrali di Ubi B. (superiori
alle attese), di B.Popolare che ha registrato nel 1* semestre un
utile di 156 mln (29 mln nel 1* sem. 2012), di B.P.E.Romagna che
nei primi 6 mesi del 2013 ha segnato una perdita complessiva di
19,9 mln e in vista dei risultati di B.P.Milano.
Ubi B. ha chiuso il trimestre con un utile netto in
peggioramento a 26,5 mln di euro e un Core Tier 1 al 30 giugno al
12,1%. A livello semestrale, invece, l'utile si e' assestato a
quota 52,9 mln di euro.
Durante la conference call di commento ai dati del 2* trimestre
l'a.d. di Ubi B., Victor Massiah, si e' dichiarato particolarmente
fiero della solidita' patrimoniale della banca, spiegando che i
buoni risultati ottenuti sono "doppiamente importanti" considerando
il contesto economico in cui ci troviamo. L'a.d. ha inoltre
puntualizzato che "per quanto riguarda il tema del consolidamento"
delle banche popolari, argomento sempre piu' presente sulle pagine
dei giornali, "vorrei precisare che non ci sono contatti ne'
dossier aperti" sul tavolo di Ubi B..
Vendite anche su Fiat (-3,67% a 5,78 euro). Barclays ha
confermato sul titolo il rating a underweight e il target price a 4
euro.
In lieve calo Gtech (-0,1% a 20,7 euro). Il titolo ieri ha
terminato le contrattazioni cedendo il 4,69% poiche' secondo
indiscrezioni di stampa il Governo potrebbe aumentare la tassazione
sui giochi per reperire le risorse necessarie per cancellare l'Imu
sulla prima casa. Per gli esperti di Mediobanca Securities la
debolezza del titolo costituisce un'occasione di acquisto.
In controtendenza al Ftse Mib ci sono Autogrill (+0,68%),
Prysmian (+0,46%) e Parmalat (+0,08%).
Tra i titoli minori si segnala Landi R. (-3,24%) che ha chiuso
il 1* semestre con una perdita netta pari a 20,9 mln euro, a fronte
di un utile di 2,8 conseguito nello stesso periodo del 2012.
Acquisti invece su Falck R. (+1,61% a 0,945 euro) con Equita Sim
che ha alzato il target price del 7% a 1,5 euro dopo la
pubblicazione dei risultati semestrali, confermando il rating a
buy. sda