In calo le principali piazze europee appesantite dalla decisione
della Germania di proibire le vendite allo scoperto su alcuni
strumenti finanziari. A pagare maggiormente le conseguenze della
decisione del Paese tedesco e' il Ftse Mib (-3,77% a 19551 punti a
Milano), seguito dal Cac-40 (-2,86% a Parigi), dal Dax (-2,46% a
Francoforte) e dal Ftse 100 (-2,18% a Londra).
Secondo un analista interpellato da MF-Dow Jones, "il nervosismo
degli operatori si e' accentuato in giornata a causa della presa di
posizioni della Germania sulle vendite allo scoperto di alcuni
strumenti finanziari. L'intento della Merkel e' quello di creare
una maggiore trasparenza delle transazioni finanziarie, ma si e'
avuto sui mercati un effetto boomerang". Ftse Mib: deboli bancari e
petroliferi Il settore bancario e' tra i piu' penalizzati dalle
vendite in Europa con l'Eurostoxx che scende del 4,25%. Con il
segno negativo Unicredit (-5,39%), Intesa Sanpaolo (-5,32%),
B.Popolare (-4,19%), Mediobanca (-3,16%) e B.P.Milano (-2,81%).
Particolarmente deboli i petroliferi con Saipem (-5,91%) che guida
i cali sul Ftse Mib. Pesanti anche Tenaris (-4,53%) ed Eni
(-2,65%), in scia al calo del greggio, con il futures sul Wti
(-1,62%) con scadenza a giugno che scambia a 68,2 usd al
barile.
Ftse Italia Mid Cap: vendite diffuse
Vendite diffuse sul Ftse Italia Mid Cap con B.Profilo (-5,67%) e
Seat P.G (-5,35%) che segnano le perdite piu' consistenti. In rosso
anche Indesit (-4,81%), Landi R. (-4,64%) e Pirelli Re (-4,48%).
gbo giovanni.boccadoro@mfdowjones.it