Scambia in territorio negativo il Ftse Mib che fa segnare un
-0,64% a 21431 punti.
"Da un punto di vista operativo il quadro di breve termine resta
deteriorato e soltanto il ritorno sopra quota 22.000 punti potrebbe
far ritornare il sereno sul nostro listino e far riprendere gli
acquisti". E' quanto ha spiegato a MF-Dow Jones un trader che
aggiunge come "di contro, la rottura del supporto statico posto a
20.700 punti, aprirebbe spazi per una correzione piu' ampia e
spingerebbe il nostro listino principale verso i 20.500 punti".
Ftse Mib: Saipem guida cali
Sul paniere principale e' Saipem a guidare i cali con una
flessione del 2,37%. Seguono Prysmian (-1,25%), ed i cementieri
B.Unicem (-1,16%) e Italcementi (-1,05%). In calo anche Intesa
Sanpaolo (-0,8%), mentre proseguono le indiscrezioni di stampa
sulla prossima nomina del presidente del consiglio di gestione. Tra
le poche blue chip positive si segnalano Cir (+1,12% a 1,624 euro)
nel giorno i cui Banca Leonardo ha confermato il rating buy ed il
prezzo obiettivo a 2,03 euro sul titolo, Parmalat (+1,08%) e
Mediolanum (+0,52%).
Sul resto del listino Bolzoni e Kerself sono le piu' pesanti,
rispettivamente in ribasso del 4,64% e del 3,81%, mentre brillano
Landi R. (+2,37%) ed Edison (+2%). L'utility lombarda ha reso noto
venerdi' i conti del primo trimestre che hanno visto l'utile netto
quasi raddoppiare rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente. dod domenico.gentile@mfdowjones.it