Da gennaio 2008 alla meta' di ottobre 2009, periodo in cui la
Borsa ha perso circa il 38%, pochi titoli (20) hanno realizzato
variazioni di prezzo positive. Tra i migliori ci sono Bastogi
(+123%), Diasorin (+81%), Gemina Rnc (+76%), Ansaldo Sts (+58%), La
Doria (+52%), Tiscali (+42%) e Landi R. (+36%). Tutte in positivo
le societa' di calcio: As Roma (+33%), Ss Lazio (+31%), Juventus
F.C. (+1%). Tra gli andamenti piu' negativi invece Seat P.G.
(-89%), Risanamento (-87%), Zucchi ed Eutelia (-84%), Pirelli Re
(-82%) e Aicon (-81%).
E' quanto emerge dalla ricerca "Indici e Dati 2009" condotta
dall'Ufficio R&S di Mediobanca. L'indagine porta inoltre un
esempio interessante: investendo 100 euro nella Borsa ad inizio del
1928, tenuto conto di dividendi ed inflazione, oggi si avrebbero
quasi trecento euro (291,4, pari all'1,8% medio annuo), ma ci si
sarebbe potuti trovare in perdita fino alla fine del 1992 (89,2
euro, pari al -0,2% medio annuo), 65 anni dopo. Solo dal 1993,
prosegue la ricerca, l'investimento del 1928 non ha piu' smesso di
essere redditizio. Investendo ad esempio nel gennaio 1938 in
Generali Ass., si sarebbe realizzato al giugno 2009 un rendimento
medio annuo reale (ossia netto dell'inflazione, ma senza i
dividendi) del 5,3% contro una flessione del 2% medio annuo della
Borsa; oppure in Aedes (+3,9% medio annuo in termini reali),
Italcementi (3,1%), Fonsai (+2,2%) e Caltagirone (+1,5%). Ma
avrebbe potuto andare molto male scommettendo su Snia (-7,7% medio
annuo reale), Edison (-7% oppure -6,2%, a seconda dell'azione di
partenza), sulle vecchie azioni del gruppo Orlando (oggi Intek e
Kme Metal) con un -6% o ancora nella Kinexia ex Schiapparelli
(-5,7%). Ma la lista dei rendimenti negativi e' lunga, coinvolgendo
anche blue chip come Pirelli & C. (ex Pirelli) con -4,3%,
Pirelli & C. (-3%), Italmobiliare (ex Franco Tosi) con - 2,9%,
Telecom I. (-2,2%), Fiat (-1,1%) e Finmeccanica (-1%). vz
valentina.zanotto@mfdowjones.it