RST Restart SIIQ

Nuovo passo in avanti della strategia digitale di Intesa Sanpaolo. Da inizio anno è nata Isybank, la società su cui il gruppo guidato da Carlo Messina intende costruire la propria banca di nuova generazione.

A fornire il veicolo, scrive Milano Finanza, è stata Banca 5, l'istituto comprato dalla Ca' de Sass nel 2016 (quando ancora si chiamava Banca dei Tabaccai) e poi ridisegnato per dare vita alla prima banca italiana di prossimità. Nell'ambito del progetto «Restart» Banca 5 è stata individuata come legal entity per realizzare la nuova digital bank, cioè appunto Isybank. Il passaggio è stato preventivamente autorizzato dalla Bce, che nell'ottobre scorso si è espressa positivamente.

Lo statuto della nuova Isybank specifica che il capitale sociale è di 30 milioni di euro e che il cda può nominare un direttore generale e un vicedirettore generale determinandone le attribuzioni. Per ora comunque le redini sono in mano dell'ex fondatore e ceo di Hype (Banca Sella) Antonio Valitutti, chiamato nella primavera scorsa a guidare la nuova struttura assieme a un gruppo di manager che si è andato rapidamente allargando. Nel board, presieduto da Mario Boselli (presidente onorario Camera Nazionale della Moda Italiana), siedono Donatella Busso, Renato Cerioli, Virginia Borla, Andrea Chioatto, Giampio Bracchi, Achille Galdini e Paola Papanicolaou. Anche il management si è andato ampliando. Da Unicredit per esempio sono arrivati sia la ex responsabile di Buddybank Claudia Vassena (che in primavera è entrata in Ca' de Sass per assumere la guida della direzione sales & marketing digital retail) sia Tommaso Pellizzari, ex chief information officer del Corporate & Investment Banking di piazza Gae Aulenti.

Come previsto dal piano (che stima investimenti per 650 milioni), Isybank si pone l'obiettivo iniziale di servire i 4 milioni di clienti retail che Intesa Sanpaolo ha in Italia e che non usano la rete di filiali, ottenendo al contempo una riduzione strutturale dei costi. In seconda battuta l'intenzione è estendere la piattaforma core banking di Thought Machine (la fintech con sede a Londra e uffici regionali a New York, Singapore e Sydney, con cui la banca si è alleata in ambito digitale) all'infrastruttura del gruppo con un programma di investimenti in information technology per 5 miliardi e un impegno che coinvolgerà 4 mila persone tra assunzioni di profili specifici e riconversioni professionali.

Negli ultimi mesi peraltro sono già stati fatti importanti passi in avanti sul lato tecnico e operativo. La relazione semestrale spiega per esempio che Intesa ha reso operativa l'unità Domain Isy Tech e finalizzato il contratto con Thought Machine. La start up inglese ha peraltro appena chiuso un round di finanziamento da 160 milioni di dollari che comprende un investimento di 40 milioni di sterline fatto proprio dalla banca italiana. In vista del lancio del progetto di Isybank inoltre sono state definite l'offerta target e le funzionalità dell'istituto nonché la roadmap per la migrazione dei clienti Intesa; è stato inoltre consolidato il masterplan tecnologico.

alu

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