Tutti gli indici europei hanno terminato la seduta in territorio
negativo. Il Ftse Mib ha perso l'1,75% a 17993 punti, portandosi
sotto l'importante soglia psicologica dei 18000 punti. L'Ibex ha
ceduto l'1,56%, il Dax lo 0,61%, il Ftse 100 lo 0,18% e il Cac-40
l'1,17%.
La giornata e' stata ricca di avvenimenti. Come si aspettava il
mercato, la BoE e la Bce hanno lasciato i tassi invariati. Il
presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, durante la
conferenza stampa, ha ribadito che "i tassi resteranno sugli
attuali livelli o ancora piu' bassi per un periodo esteso di tempo.
La politica monetaria rimarra' accomodante fin quando necessario e
nel 2014-2015 l'economia si riprendera' a ritmo lento".
Draghi ha poi riferito che le stime sul Pil 2014 sono passate
dal +1,1% al +1% e che si prevede un Pil 2015 a +1,5%. Le attese
sull'inflazione 2013 sono passate all'1,4% dall'1,5%, mentre quelle
sul 2014 all'1,1% dall'1,3%. La Banca centrale europea e' inoltre
pronta a valutare tutti gli strumenti di politica monetaria che ha
a disposizione.
Draghi ha poi sostenuto che il consiglio direttivo della Bce ha
parlato brevemente dell'Ltro e che in passato queste operazioni
sono state giustificate da forte incertezza, mentre ora la
situazione e' diversa.
Secondo alcuni esperti il presidente della Bce ha lasciato
intendere che se verra' fatta una nuova Ltro avverra' con modalita'
differenti rispetto alle precedenti, in modo tale che la liquidita'
riesca ad essere trasmessa all'economia reale. Non si sa comunque
se sara' necessaria una nuova Ltro, ma all'occorrenza la Bce sara'
pronta. La notizia di per se' e' stata neutrale, ma gli investitori
sono stati delusi dal fatto che non ci sia stato l'annuncio di una
nuova operazione.
Draghi ha poi aggiunto che i fondamentali dell'economia in un
certo senso sono piu' forti, anche se i Paesi hanno ancora molto
lavoro da fare e che non si e' discusso sui dettagli tecnici
relativi al taglio dei tassi sui depositi.
Draghi ha quindi deluso le aspettative del mercato, mentre i
dati macroeconomici americani sono stati migliori delle attese,
alimentando un po' i timori sulla riduzione dell'acquisto di asset
da parte della Fed. Difficile scindere l'effetto Draghi
dall'effetto tapering dal momento che i dati sono stati pubblicati
a ridosso della conferenza stampa. Nel dettaglio, il Pil del 3*
trimestre annualizzato (seconda lettura) e' stato rivisto da +2,8%
a +3,6%, mentre le richieste settimanali sui sussidi di
disoccupazione sono state pari a 298.000 unita'.
Relativamente ai principali titoli di piazza Affari, le maggiori
vendite si sono registrate sul comparto dei titoli bancari.
B.P.E.Romagna ha perso il 3,59%, Intesa Sanpaolo il 3,42%,
Unicredit il 2,5%, Ubi B. l'1,99%, B.Popolare il 2,15%, B.P.Milano
il 3,12% e Mediobanca lo 0,92%.
In rosso anche B.Mps (-3,17% a 0,168 euro) con gli investitori
che restano in attesa di nuove mosse da parte della Fondazione e
Telecom I. (-2,63%) con l'antitrust brasiliana (Cade) che ha
indicato due alternative per Telefonica: aprire il 50% del capitale
di Vivo ad un socio non presente sul mercato tlc locale o perdere
ogni controllo, anche indiretto, su Tim Brasil. Gli analisti
credono quindi che i tempi per un'eventuale cessione dell'unita'
brasiliana potrebbero essersi accorciati anche se il prezzo
potrebbe essere piu' basso.
Lettera su Fiat (-3,71%). In Brasile le vendite di nuove auto
sono scese dell'8,3% a novembre rispetto al mese di ottobre e del
2,9% a/a. Piu' contenuti invece i cali di Saipem (-1%). Ritornano
le ipotesi di un possibile interesse da parte di Seadrill sulla
controllata di Eni.
In linea con le perdite del mercato Enel (-1,6% a 3,078 euro).
Gli esperti di Equita Sim giudicano positivamente le parole
dell'a.d. del gruppo, Fulvio Conti, che ha confermato che le
decisioni regolatorie spagnole non avranno nessun impatto economico
poiche' si tratta solo di un differimento del meccanismo del tariff
deficit con possibile recupero attraverso il Fade.
Brillano invece Fonsai (+2,32%) che secondo un esperto vede
qualche ricopertura, Autogrill (+1,52%) e Gtech (+1,13%).
Sul resto del listino si segnalano Kinexia (+12,42%) che da
inizio anno ha segnato quasi un +140% e Zucchi (+1,69% a 0,0722
euro).
In rialzo pure BB Biotech (+1,52%). Si e' tenuto oggi a Milano
il "Bio Day 2013", evento organizzato dal gruppo nel corso del
quale Tazio Storni, membro del management team del gruppo, ha
fornito un aggiornamento sugli investimenti e le prospettive.
In rosso invece L'Espresso (-4,49%) che ha pagato qualche presa
di profitto dopo l'ottima performance di ieri (-8,5%) e Chl
(-6,71%) che ha pagato qualche realizzo dopo il rally visto nelle
ultime sedute. sda